Commento dell'editore:
Il Paternoster di san Giuliano è una orazione paraliturgica riservata ad un santo specifico, Giuliano Ospitatore, il cui culto, sin dalle prime testimonianze, fu eccezionalmente diffuso ed universalmente riconosciuto; la sua vicenda, dalle tinte forti ed icasticamente moderna — Giuliano fu nobile, cavaliere, parricida, benefattore, santo — fece sì che gli venisse ben presto attribuita specifica funzione agiografica di protettore del viaggio, del pellegrinaggio e dell'ospitalità, e testimonianze di tale aspetto cultuale comparvero contestualmente, e in gran copia, nelle principali fonti del tempo. Il Paternoster nacque già dai secc. IX-XII, come preghiera di pellegrini e viandanti per ottenere aiuto e buon albergo lungo il percorso intrapreso; il testo del Paternoster, innestato sulla tradizione innografica latina, nell'ambito della devozione agiografica popolare intesa come propagazione di formule giulianee devozionali ed apotropaiche, ebbe poi eccezionale rappresentatività nelle letterature europee del tempo, e fu conseguentemente identificato con il motivo della buona e sicura ospitalità, spesso a connotazione erotica, germinandosi nell'ulteriore motivo del "buon albergo" allusivo e sensuale. Nonostante questa enorme popolarità sin dal sec. XIV, il testo vero e proprio del Paternoster di san Giuliano, che da testimonianza agiografica divenne ben presto letteraria, è a tutt'oggi attestato unicamente in poemetti devozionali in lingua italiana, a stampa, diffusi tra i secc. XIV-XVII.