Il pensiero politico medievale

PREZZO : EUR 15,00€
CODICE: ISBN 8815073582 EAN 9788815073587
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 368
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Il pensiero politico medievale

PREZZO : EUR 15,00€

CODICE :
ISBN 8815073582
EAN 9788815073587

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 368

ANNO:
1999

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
164 pagine
Brossura
cm 12,5 x 20,5 x 1,2
gr 165

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Fra città di Dio e città dell'uomo, Chiesa e Impero, la riflessione medievale sulla politica.
Facendo seguito direttamente al volume di Klaus Rosen sul pensiero politico dell'antichità pubblicato nel 1999, i "Paperbacks" presentano ora un essenziale profilo, rivolto ai non specialisti, del pensiero politico medievale. Al centro della riflessione filosofico-politica medievale è il problema della legittimazione divina del potere temporale. Caduto l'impero romano, l'eredità degli antichi trovò interpretazioni differenti in Oriente e in Occidente: a Bisanzio l'imperatore divenne segno di continuità con il passato, e la teologia imperiale saldò nella sua persona la sfera spirituale e politica; nel mondo musulmano la forza trainante fu costituita dal pensiero religioso, che rilesse il pensiero antico e vi innestò i principi della legge islamica. Viceversa in Occidente, con l'affermarsi parallelo del potere papale e imperiale, le strade di religione e politica cominciarono a divergere. Il lavoro interpretativo dei testi degli antichi da parte dei padri della Chiesa, la ripresa della filosofia di Aristotele con san Tommaso e le prime, consapevoli elaborazioni di "scienza politica", avvennero nel contesto della lotta per le investiture e portarono, nel XIII secolo, a nuove teorie politiche. Furono proprio queste concezioni che, non guardando più al potere divino del sovrano ma al concetto di "civis", animarono l'Umanesimo e il Rinascimento e contribuirono alla nascita dello Stato moderno.

Quarta di copertina:
Al centro della riflessione filosofico-politica medievale è il problema della legittimazione divina del potere temporale. Caduto l'impero romano, l'eredità degli antichi trovò interpretazioni differenti: se in Oriente la figura dell'imperatore incarnò la perfetta coincidenza di spirituale e politico, in Occidente, con l'affermarsi del potere papale da un lato, e di quello imperiale dall'altro, le strade della religione e della politica cominciarono a divergere. Questo volume ripercorre l'evolversi del pensieor politico medievale, visto anche in riferimento alla sfera culturale islamica. Il lavoro interpretativo sui testi degli antichi da parte dei padri della Chiesa, la ripresa della filosofia di Aristotele con san Tommaso e le prime, consapevoli elaborazioni di "scienza politica" avvennero nel contesto della lotta per le investiture e portarono, nel XIII secolo, alla formulazione di nuove teorie politiche. Furono proprio tali concezioni che, non guardando più al potere divino del sovrano ma al concetto di "civis", animarono l'Umanesimo e contribuirono alla nascita del pensiero politico moderno.

Indice:
pag. 7 Introduzione. "Medioevo", storia della salvezza e politica
9 I. Bisanzio
19 II. Islam
33 III. "Medioevo" latino
37 IV. Stratificazioni, fonti e metodi del pensiero politico
61 V. La regalità prima della lotta per le investiture
71 VI. Responsabilità temporale della Chiesa e idea papale del primato
85 VII. Il potere temporale e il suo diritto
95 VIII. Filosofia e teoria politica
111 IX. Strutture del potere
131 X. La secolarizzazione
135 Letture consigliate
153 Indice dei nomi


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