Commento dell'editore:
La campagna di restauro compiuta dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Milano, sulle Pale del Bergognone custodite nella Certosa di Pavia, trova logica prosecuzione, questa volta con il supporto finanziario di Pibergroup, con il recupero del Polittico di Macrino d'Alba, a sua volta frutto dello smembramento e della successiva arbitraria ricomposizione di due distinti e diversi polittici: l'uno del Bergognone, l'altro di Macrino appunto. Il delicato lavoro di restauro, condotto con tutte le cure da Luigi ed Anna Maria Parma e con il supporto tecnico-scientifico del laboratorio Fotoradiografico della Soprintendenza Milanese, è stato avviato e diretto, nel 1999, da Pietro C. Marani e quindi proseguito sotto la direttografica. I due studiosi, con Edoardo Villata e lo stesso restauratore, danno quindi conto della storia, delle particolarità tacniche ed esecutive dei vari pannelli componenti il Polittico, nonché delle novità emerse sopratutto in termini di maggior leggibilità dei dipinti e del loro iter creativo, offrendo anche giustificazione delle scelte metodologiche operate durante il restauro.
Sommario:
pag. 5 Presentazione
9 Introduzione
11 Il polittico di Macrino d'Alba. Scheda storico-critica, Edoardo Villata
27 Le tavole di Ambrogio Bergognone ora nel polittico di Macrino d'Alba in Certosa, Pietro Cesare Marani
35 Le riflettografie delle tavole di Macrino d'Alba alla Certosa di Pavia: alcune considerazioni, Mariolina Olivari
45 Relazione finale di restauro del polittico, Luigi Parma
54 Analisi, a cura di Luigi Seroldoni
57 Schede biografiche degli artisti