Seconda di copertina:
Il personaggio di Taliesin, sospeso fra realtà storica e leggenda, sta al mondo etnico e culturale dei Celti come Omero sta a quello della Grecia Dorica. Considerato il maggior bardo dell'antico mondo celta, si è visto attribuire negli anni numerosi testi e liriche, anche se la fondatezza storica della sua figura suscita svariate perplessità fra gli esperti. Il romanzo di Lawhead ne fa una figura cardine nelle vicende storico/mitiche che prepararono l'avvento di Artù, attribuendogli addirittura la paternità di Merlino. Il rigore filologico, la sapienza e la maestà letteraria di questo testo e la meticolosa ricerca sul mondo degli antichi Celti che esso denota, ne fanno un'opera di altissimo pregio, oltre che una delle più belle opere letterarie dedicate alla vicenda arturiana.

Quarta di copertina:
Quando un cataclisma immane fa scomparire nelle acque dell'Oceano il continente di Atlantide, la più antica e raffinata cultura umana sulla Terra viene spazzata via in pochi, fatali attimi. Solo un esiguo gruppo di superstiti riesce a sottrarsi al dramma. Così verso il declinare del quarto secolo dopo Cristo tre navi di scampati sbarcano sulle sponde della Britannia, una terra aspra e guerriera, che molto si è sviluppata grazie ai secoli di dominazione romana, ma che ora le legioni dei Cesari stanno per abbandonare definitivamente. Avallach, sovrano di Atlantide e sua figlia si stabiliscono in una piccola isola circondata perennemente dalle nubi, Ynys Prydein, e questo loro insediamento darà vita alle leggende del Re Pescatore che tanta parte avranno nei racconti della Tavola Rotonda. Ma Artù è ancora là da venire e la storia incredibile e gloriosa della Britannia post-romana sta muovendo i suoi primi passi…