Επέκεινα τοΰ ἑνός. Il principio totalmente ineffabile tra dialettica ed esegesi in Damascio


PREZZO : EUR 40,00€
CODICE: ISBN 8888615725 EAN 9788888615721
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : . Studi e testi di filosofia antica e medievale, 33
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Επέκεινα τοΰ ἑνός. Il principio totalmente ineffabile tra dialettica ed esegesi in Damascio

PREZZO : EUR 40,00€

CODICE :
ISBN 8888615725
EAN 9788888615721

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
. Studi e testi di filosofia antica e medievale, 33

ANNO:
2008

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
534 pagine
Brossura
cm 15 x 21 x 3
gr 775

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Questo saggio offre una ricostruzione dei procedimenti filosofici con cui Damascio (460-538 ca), esponente del tardo neoplatonismo greco, sostiene la tesi giamblichea dell'esistenza di un principio trascendente anche rispetto all'uno. Damascio si oppone a Proclo, il quale, sulla scia di una secolare tra­dizione filosofica, con sottili argomentazioni dialettiche aveva identificato il principio primo di tutte le cose con l'uno sovraessenziale. Alla dialettica, in­vece, Damascio riconosce il potere di stabilire la necessaria esistenza di un principio al di là dell'uno, indicato anche come l'ineffabile. Alle prese con tale principio, il logos è però costretto ad affrontare irrisolvibili aporie che lo spingono fino ai suoi limiti estremi e lo conducono ad un completo "capo­volgimento". Capovolgimento che, tuttavia, manifesta una peculiare valen­za "ostensiva", rivelandosi come il modo in cui l'ineffabile, nel sottrarsi al logos e nel costringerlo all'autoannullamento, si lascia intravedere nell'o­rizzonte del lógos stesso. La dottrina dell'ineffabile comporta per Damascio anche la necessità di cimentarsi in un'interpretazione del Parmenide di Platone, assunto come testo di riferimento obbligato per ogni indagine sui princìpi. Alla ricerca di una legittimazione platonica della dottrina dell'i­neffabile, Damascio prova così ad aprire nuove prospettive esegetiche su questo fondamentale dialogo platonico, proponendone una lettura secondo cui l'ineffabile sembra suggerito dalla "prima ipotesi" come la destinazione finale cui si è elevati mediante la soppressione dell'uno, ovvero si presenta come qualcosa che, secondo l'uso misterico, è trasmesso con il silenzio. Con la sua investigazione, insieme dialettica ed esegetica, sul principio to­talmente ineffabile, Damascio ci restituisce, alla fine dell'antichità, un estremo tentativo della filosofia greca di interrogarsi sul principio assoluto del tutto e, insieme, un nuovo, suggestivo e problematico capitolo della fra­stagliata storia dell'interpretazione neoplatonica del Parmenide.

Indice:
pag. 15 Presentazione di: Francesco Romano
17 Prefazione
19 Abbreviazioni
25 Introduzione
Capitolo I. ELEMENTI PER UNA BIOGRAFIA DI DAMASCIO
65 1.1. Tra Alessandria e Atene
73 1.2. Sulle tracce degli dèi: il viaggio devozionale
75 1.3. La scuola ateniese e lo scolarcato di Damascio
89 1.4. Tra ϕιλσοϕία e ίερατική: il filosofo-baccante
94 1.5. Il decreto di Giustiniano e le sorti della scuola di Atene
100 1.6. La speranza e il miraggio: il soggiorno persiano
110 1.7. Alcuni aspetti problematici del resoconto di Agazia
118 1.8. Il ritorno in patria
123 1.9. Un filosofo "esiliato". Cenni sulla ricezione di Damascio
Capitolo II. L'APORIA INIZIALE DEL DE PRINCIPIIS. DALL'UNO ALL'INEFFABILE
129 2.1. La relazione aporetica tra il principio unico del tutto e il tutto
129 2.1.1. Il chiasmo aporetico
132 2.1.2. Caratteri e implicazioni protologiche del tutto assunto in senso assoluto
132 2.1.2.1. L'onniestensionalità del tutto in senso assoluto
135 2.1.2.2. La necessaria limitatezza del tutto
137 2.1.2.3. L'intrinseca relazionalità della άρχή
140 2.1.2.4. Il tutto e il pensabile
141 2.1.2.5. La negazione del principio del tutto fra trascendenza e inclusione rispetto al tutto
145 2.1.2.6. Il tutto: né principio né principiato
147 2.2. La complessità polisemica della nozione del tutto
151 2.3. La concezione dell'uno come uno-tutto indistinto anteriormente al tutto
151 2.3.1. Totalità, semplicità, onnicomprensività dell'uno come tutto anteriormente a tutto
162 2.3.2. La concezione damasciana dell'uno fra tradizione e innovazione
162 2.3.2.1. Alcune posizioni critico-storiografiche
162 2.3.2.1.1. Marie-Claire Galpérine
165 2.3.2.1.2. Jean Trouillard
165 2.3.2.1.3. Marilena Vlad
166 2.3.2.1.4. Carolle Tresson e Alain Metry
168 2.3.2.1.5. Émile Bréhier
168 2.3.2.1.6. Alessandro Linguiti
169 2.3.2.1.7. Salvatore Lilla
170 2.3.2.2. Una frattura nella continuità
172 2.4. La necessaria postulazione del principio al di là dell'uno
172 2.4.1. La peculiare multivocità del tutto: άϕ' ένός καί πρός ἐν
178 2.4.2. L'insufficienza protologica dell'uno e il principio al di là dell'uno
190 2.5. Lo statuto aporetico del discorso sul principio al di là dell'uno
195 2.6. L'aporia sul principio unico del tutto e i caratteri del principio totalmente ineffabile
Capitolo III. PROCLO E DAMASCIO: IL CONFLITTO DIALETTICO TRA IMPOSSIBILITÀ E NECESSITÀ DI UN PRINCIPIO AL DI LÀ DELL'UNO
201 3.1. Καί ούχέτι τοῦ ἑνός άλλο έπέχεινα. Proclo e il primato dell'uno come causa e principio unico del tutto
202 3.1.1. La negazione di una causa anteriore all'uno nel Commentario sul "Parmenide"
214 3.1.2. La negazione di una causa superiore al bene primo negli Elementi di teologia
223 3.1.3. La negazione di una causa superiore all'uno nella Teologia platonica
228 3.2. Damascio e l'ascesa del λόγος al principio totalmente ineffabile al di là dell'uno: μέθοδος e τρόποι
238 3.2.1. Primo modo di ascesa. La totale assenza di bisogno
248 3.2.2. Secondo modo di ascesa. Il bisogno del superiore
256 3.2.3. Terzo modo di ascesa. Grandezza, perfezione, comprensività dei princìpi primi
258 3.3. L'ascesa al di là dell'uno come salto nell'aporia
Capitolo IV. PROSPETTIVE SULLA CAUSALITÀ PROTOLOGICA IN PROCLO E DAMASCIO
261 4.1. Aspetti della causalità dell'uno-bene in Proclo
261 4.1.1. Il primato dell'uno-bene e i caratteri esclusivi della sua causalità
262 4.1.1.1. Assenza di movimento
264 4.1.1.2. Assenza di moltiplicazione
264 4.1.1.3. Assenza di potenza
265 4.1.1.4. Assenza dell'agire
269 4.1.2. La causa prima e il lessico della causalità
270 4.1.2.1. L'inesprimibile "regalità" del βασιλεύς τών πάντωγ
275 4.1.2.2. Il principio primo tra causalità trascendente e trascendenza rispetto alla causalità
278 4.2. Notazioni sulla causalità dell'uno in Damascio
278 4.2.1. Le aporie della processione e i caratteri della causalità dell'uno totalmente indeterminato
281 4.2.2. Causalità universale e semplicità
286 4.2.3. Al di là del παράγειν: l'inesprimibilità della causalità indeterminata propria dell'uno
292 4.3. L'aporia della produttività dell'ineffabile
306 4.4. Il totale capovolgimento del discorso e la dimostrazione dell'ineffabile
Capitolo V. DALL'UNO COME NON-ENTE ALL'INEFFABILE COME NULLA. L'OLTREPASSAMENTO DELL'APOFATISMO HENOLOGICO IN DAMASCIO
311 5.1. Τοῦ ένός έπέχεινα. L'ineffabile e il nulla
313 5.2. L'uno come non-ente in Proclo
313 5.2.1. Πολλαχώς τό μή όν. La classificazione dei modi del non-ente
318 5.2.2. L'uno in sé e il nulla
325 5.2.3. Il registro della ΰπαρξις
329 5.2.4. Al di là del non-ente. L'assoluta trascendenza dell'uno-bene
330 5.3. L'ineffabile e il nulla in Damascio
330 5.3.1. Διττόν τό ούδέν. Dalla multivocità del non-ente alla multivocità del nulla
336 5.3.2. I due nulla nell'In Parmenidem
336 5.3.2.1. La duplicità del nulla tra De principiis e In Parmenidem: prospettive di lettura
345 5.3.2.2. La confutazione dell'assunzione del vuoto nulla assoluto come έσχατιά τῆς πρώτης αἰτῐ́ᾱς
345 5.3.2.2.1. Se il vuoto nulla assoluto costituisca l'ultimo che imita per dissomiglianza il primo
348 5.3.2.2.2. La formulazione articolata della tesi e le sue implicazioni
350 5.3.2.2.3. La confutazione della tesi
358 5.3.2.3. La valenza delle negazioni nella prima e nella settima ipotesi del Parmenide
362 5.3.3. Aspetti dell'inconoscibilità del principio totalmente ineffabile e del vuoto nulla assoluto
365 5.4. L'eccedenza dell'ineffabile rispetto al nulla e il limite estremo del λόγος
Capitolo VI. L'UNO NON È NEPPURE UNO. L'ESEGESI DI PARM. 141A10-13 IN PROCLO: LA PERFETTA TRASCENDENZA E IL PRIMATO ASSOLUTO DEL PRINCIPIO DENOMINATO UNO
371 6.1. L'esegesi della negazione dell'uno (Parm. 141e10-13) tra Proclo e Damascio
371 6.1.1. Il Parmenide e la scienza teologica
376 6.1.2. Primato dell'uno o ascesa all'ineffabile al di là dell'uno? La lettura di Parm. 141e10 ss. in Proclo e Damascio
380 6.2. Istanze e strategie dell'interpretazione procliana della negazione dell'uno
380 6.2.1. La negazione dell'uno come negazione dell'uno che è
388 6.2.1.1. Il semplicemente uno e l'uno che è
388 6.2.1.2. La negazione dell'uno e l'ordine delle negazioni della prima ipotesi del Parmenide
399 6.2.1.3. Essere uno ed essere affetto dall'uno
401 6.2.2. Il principio indicibile e il nome uno
401 6.2.2.1. L'attribuzione dei nomi al principio indicibile άπό τών δευτέρων
405 6.2.2.2. L'inesprimibilità della permanenza delle cose nel principio indicibile
408 6.2.2.3. Il principio primo: uno e al di sopra dell'uno
410 6.2.3. Il nome uno e l'uno in noi
416 6.2.4. La negazione dell'uno e il limite in sé
Capitolo VII. L'UNO NON È NEPPURE UNO. L'ESEGESI DI PARM. 141A10-13 IN DAMASCIO: L'INEFFABILE AL DI LÀ DELL'UNO TRA ALLUSIONE E SILENZIO
421 7.1. Il principio totalmente ineffabile e l'interpretazione del Parmenide
422 7.2. Per una ricostruzione dell'esegesi damasciana delle conclusioni finali della prima ipotesi del Parmenide
427 7.3. Le negazioni finali della prima ipotesi del Parmenide e la ricerca di qualcos'altro al di là dell'uno (De princ. I, p. 9.1-9)
431 7.4. L'ascesa all'ineffabile con la soppressione dell'uno (De princ. I, p. 9.10-16) e l'allusione all'ineffabile tramite la negazione perfetta e la completa soppressione conoscitiva (De princ. II, p. 11.14-18)
439 7.5. La soppressione dell'uno e l'ineffabile
444 7.6. Il totale silenzio di Platone sull'ineffabile (De princ. I, p. 9.16-22): motivazioni iniziatiche e teoretiche
457 7.7. L'assenza di indicazioni allusive del principio ineffabile (De princ. I, p. 55.9-25)
462 7.8. La dicotomia esegetica della presenza/assenza dell'ineffabile nel Parmenide tra negazione dell'uno in sé e negaziome dell'essere uno
468 7.9. Il vincolo dialettico tra l'uno e l'ineffabile
469 7.10. L'allusione e il silenzio. Ipotesi di lettura
Excursus. IL PRINCIPIO PRIMO E LA NEGAZIONE DELL'UNO IN PLOTINO E NEI FRAMMENTI DELL'IN PARMENIDEM DEL COD. TAURINENSIS F VI 1
473 1. Plotino
481 2. L'In Parmenidem del cod. Taurinensis F VI 1
487 Bibliografia
525 Indice dei nomi


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