Quarta di copertina:
Con "Il sogno d'una notte di mezza estate" Shakespeare arricchisce la propria gamma creativa di un nuovo tipo di rappresentazione: la commedia "romantica", lieve e raffinata, basata sulle alterne vicende amorose dei personaggi. E l'amore volubile e cieco, assimilato alla follia e al genio poetico dal razionale Teseo, è il sovrano indiscusso di questa favola arguta, colui che scombina le regole del gioco sino al paradosso dell'eterea Titania che s'invaghisce d'un uomo dalla testa d'asino. In questa commedia, quasi interamente bagnata dalla luce diafana e maliosa della luna, il mondo fantastico delle fate e dei folletti s'incrocia e si confonde con quello più sanguigno degli artigiani londinesi. Dall'uno e dall'altro scaturiscono livelli di rappresentazione che si parodizzano a vicenda e creature indimenticabili, proverbiali nella storia della commedia, come Bottom, inedita e libera reincarnazione del "clown" tradizionale, e il capriccioso Puck, i cui errori nel somministrare i filtri d'amore sovrintendono alle vicende irresistibili della trama. Una commedia briosa e fantastica, densa di continui ribaltamenti e colpi di scena, per la quale è stato suggerito il parallelo con l'ariostesco "Orlando furioso", ovvero con il grande mito rinascimentale della follia d'amore. Una follia che nel "Sogno d'una notte di mezza estate" raggiunge una levità e una grazia forse mai più toccate.
Sommario:
5 Nota introduttiva
IL SOGNO D'UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
27 Atto primo
53 Atto secondo
83 Atto terzo
131 Atto quarto
151 Atto quinto.