Il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli, importante espressione dell'architettura e dell'arte che i Longobardi hanno lasciato in Italia, nel 2011 è stato riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nell'ambito del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)». Il libro presenta la prima fase degli esiti di una rinnovata attenzione analitica che ha indagato il Tempietto da diversi "osservatori": la realtà geometrica e costruttiva del monumento con rilievi e analisi che descrivono parti fino ad ora poco studiate; le diverse fasi di trasformazione che nel corso del tempo hanno interessato la compagine muraria e decorativa, con particolare riferimento al periodo dal XIX secolo in poi, quando il monumento comincia a essere oggetto di un atteggiamento culturale legato al nascere di una moderna concezione del restauro; il racconto di vicende mai indagate, come quelle legate alla prima e alla seconda guerra mondiale con il coinvolgimento di importanti figure nel panorama nazionale e locale. Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l'utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.