Commento dell'editore e quarta di copertina:
Era costumanza allora in Palermo il martedì dopo Pasqua andare a mezzo miglio della città, nella pianura detta di Spirito Santo da una chiesa, e lì alzar tende, improvvisar taverne e lietamente banchettare, ballare e cantare. Cadeva in quell'anno 1282, il martedì al 31 di marzo e la folla era grande, chè fra tante tristezze cercava di illudersi in un giorno di svago. Quasi per mantenere l'ordine, erano stati madnati un gran numero di sergenti e soldati francesi. Era stato vietato rigorosamente ai cittadini di portare delle armi; di che, uno die segrenti, veduta una bella giovane, abusando del potere, corse a frugarla disonestamente col pretesto di vedere se nascondesse armi. La donna all'atto inverecondo svenne, e allora un giovane palermitano, infiammato di sdegno, strappato al francese il pugnale dal fianco, glielo immerse nel petto gridando: Muoiano i Francesi! Fu un sengo di sollevazione popolare improvvisa e tremenda. Coi sassi, coi bastoni, con le stesse armi strappate ai francesi, il popolo furente ne uccise quanti ve ne erano. I sollevati corsero tumultuando in città al grido di morte e la sollevarono. Sonavano in quel momento le campane a Vespro e quell'ora servì più rardi a designare la grande rivoluzione di popolo; e il Vespro Siciliano passò alla storia come esempio dell'ira popolare contro lo straniero.
Luigi Natoli
Romanzo storico ambientato nella Palermo del 1282, al tempo di una delle più famose rivoluzioni della Storia di Sicilia: "Il Vespro siciliano". L'edizione, interamente restaurata a iniziare dallo stesso titolo, è la fedele trascrizione del romanzo originale, pubblicato in dispense dalla casa editrice La Gutemberg nel 1915. Luigi Natoli con la sua perizia di grande storiografo e narratore, ci consegna uno dei capolavori della letteratura popolare mondiale che nulla trascura di quel periodo storico come l'orrenda strage di Agosta, le trame politiche cospirative dei baroni siciliani, l'orgoglioso episodio di Gamma Zita a Catania, la valorosa resistenza della città di Messina al dominio francese degli Angiò. Il romanzo ricco di fatti e personaggi realmente accaduti o esistiti, ci regala l'indimenticabile eroe Giordano De Albellis, intollerante alle ingiustizie, innamorato della sua terra, della libertà e della sua bella Odette.
Edizione interamente restaurata a iniziare dallo stesso titolo "Il Vespro Siciliano".
Indice:
pag. 3 Luigi Natoli, William Galt o Maurus
9 Capitolo I. Le lance spezzate del sire de Flambeau
23 Capitolo II. Giordano de Albellis
36 Capitolo III. La strage di Agosta
51 Capitolo IV. La salvezza
64 Capitolo V. Il paggio di madonna Macalda
75 Capitolo VI. Alba d'amore
92 Capitolo VII. L'insidia
106 Capitolo VIII. Il pozzo della Vela
116 Capitolo IX. Sulla bara
128 Capitolo X. Il frate minore
139 Capitolo XI. Le cacce del sire De Brandt
149 Capitolo XII. La selvaggina
160 Capitolo XIII. Messer Palmerio Abate
169 Capitolo XIV. La cena delle lance spezzate
181 Capitolo XV. Ruggero di Mastrangelo
190 Capitolo XVI. Giuoco interrotto
199 Capitolo XVII. Idillio
213 Capitolo XVIII. Il supplizio
227 Capitolo XIX. Nuovi tormenti e nuovi tormentati
244 Capitolo XX. Il dito di Dio
254 Capitolo XXI. Padre e figlia
265 Capitolo XXII. A sassate
275 Capitolo XXIII. La pelle dell'orso
285 Capitolo XXIV. Un matrmonio
299 Capitolo XXV. Tempesta inaspettata
308 Capitolo XXVI. Lotte d'anime
320 Capitolo XXVII. Padre e figlia
330 Capitolo XXVIII. Il Crocifisso miracoloso
346 Capitolo XXIX. Gli spassi del sire Rambaud
354 Capitolo XXX. Incontro inaspettato
366 Capitolo XXXI. Campane di Vespro
376 Capitolo XXXII. La vendetta
389 Capitolo XXXIII. Mentra la strage infuria
399 Capitolo XXXIV. L'incendio divampa
409 Capitolo XXXV. Smaralda
413 Capitolo XXXVI. Il rifugio
435 Capitolo XXXVII. La moglie di Putifarre
452 Capitolo XXXVIII. La prigione
466 Capitolo XXXIX. Le astuzie di Pietro il Valente
487 Capitolo XL. Sorprese
498 Capitolo XLI. In cerca di vendetta
510 Capitolo XLII. Gli avvenimenti si complicano
527 Capitolo XLIII. Tempesta d'anime
542 Capitolo XLIV. Un sogno infranto
556 Capitolo XLV. Tra l'amore e l'odio
575 Capitolo XLVI. Il Re
590 Capitolo XLVII. Il più forte
602 Capitolo XLVIII. La disdetta di madonna Macalda
619 Capitolo XLIX. La vendetta
635 Capitolo L. Verso l'abisso
647 Capitolo LI. Il processo
661 Capitolo LII. Il buon giudice e la mala consigliera
667 Capitolo LIII. Torna Mainero
679 Capitolo LIV. Torna in iscena il giovine soldato
706 Capitolo LV. La maga
718 Capitolo LVI. Lotte d'anime
730 Capitolo LVII. Il capro
730 Capitolo LVIII. La seduzione infruttuosa
743 Capitolo LIX. Fratello e sorella
755 Capitolo LX. Salvi!
767 Capitolo LXI. Torna l'eroe
785 Capitolo LXII. La grazia all'assente
799 Capitolo LXIII. Le vie del destino
812 Capitolo LXIV. Il sire di Pierrefonde
826 Capitolo LXV
842 Capitolo LXVI. Nell'antro della maliarda
855 Capitolo LXVII. Il ratto
871 Capitolo LXVIII. Sotto Sperlinga
894 Capitolo LXIX. In bocca al lupo
906 Capitolo LXX. L'ultimo canto
914 Epilogo
925 Il Vespro siciilano (contesto storico dell'opera)