Imitazione di Cristo

PREZZO : EUR 16,00€
CODICE: ISBN 8811650011 EAN 9788811650010
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Imitazione di Cristo

PREZZO : EUR 16,00€

CODICE :
ISBN 8811650011
EAN 9788811650010

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2015

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
336 pagine
Brossura
cm 11 x 18 x 2,1
gr 240

NOTE:
Titolo originale: De imitazione Christi

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
L'Imitazione di Cristo, testo devozionale scritto alle soglie dell'età moderna la cui paternità è ancora oggetto di discussione, ha goduto nel corso dei secoli di una straordinaria fortuna, fino a essere definito come il libro più apprezzato della cultura occidentale dopo la Bibbia. Trattato di iniziazione alla vita ascetica basato sulla profonda devozione alla figura di Cristo, insegna il distacco dal mondo, il raccoglimento interiore e la dedizione a Dio di fronte alla caducità dell'esistenza umana. Fondamentale per la comprensione del cristianesimo medievale, della via ascetica lungo la quale molti credenti si sono avventurati, del misticismo moderno, l'Imitazione di Cristo è un testo eterno, che sa offrire il conforto dello spirito anche al più disincantato lettore di oggi.

Indice:
pag. 8 Introduzione
12 1. Misteri
12 2. La sapienza nell'antico Israele
22 3. Il contesto storico-culturale e religioso
37 4. L'enigma dell'autore
50 5. I contenuti, il linguaggio, il messaggio
61 6. La storia degli effetti
69 7. L'Imitazione di Cristo oggi
738. Guida bibliografica
77 9. Nota redazionale
Libro primo. Esortazioni utili per la vita nello spirito
81 I. L'imitazione di Cristo e il disprezzo di tutte le vanità del mondo
82 II. L'umile considerazione di sé stesso
83 III. L'insegnamento della verità
86 IV. La prudenza nell'agire
86 V. La lettura delle Sante Scritture
87 VI. Gli affetti disordinati
88 VII. La vana speranza e la superbia sono da fuggire
89 VIII. Evitare l'eccessiva confidenza
89 IX. L'obbedienza e la sottomissione
90 X. Evitare discorsi inutili
91 XI. La conquista della pace e l'impegno per la perfezione
93 XII. Utilità delle avversità
94 XIII. Bisogna resistere alle tentazioni
96 XIV. Evitare i giudizi avventati
97 XV. Le opere nate dalla carità
98 XVI. Sopportare i difetti altrui
100 XVII. La vita monastica
100 XVIII. L'esempio dei santi Padri
102 XIX. Le pratiche di un buon religioso
105 XX. L'amore della solitudine e del silenzio
108 XXI. La compunzione del cuore
110 XXII. Sulla miseria della condizione umana
112 XXIII. La meditazione sulla morte
115 XXIV. Il giudizio finale e le pene dei peccatori
118 XXV. La conversione fervente di tutta la nostra vita
Libro secondo. Ammonimenti per la vita interiore
123 I. La conversazione interiore
126 II. L'umile sottomissione
127 III. L'uomo buono e pacificato
128 IV. Purezza di mente e semplicità interiore
129 V. L'attento esame di sé stesso
130 VI. La gioia di una retta coscienza
131 VII. L'amore per Gesù sopra ogni cosa
132 VIII. L'intima amicizia con Gesù
134 IX. La mancanza di ogni consolazione
137 X. Riconoscenza per la grazia divina
139 XI. Solo pochi amano la croce
141 XII. La via regale della santa croce
Libro terzo. La consolazione interiore
147 I. Colloquio interiore di Cristo con l'anima devota
148 II. La verità ci parla interiormente senza frastuono di parole
149 III. La parola di Dio, da molti non meditata a dovere, va ascoltata con umiltà
151 IV. Stare davanti a Dio in umiltà e verità
153 V. Il frutto meraviglioso dell'amore divino
156 VI. La prova di un amore autentico
158 VII. L'umiltà è la salvaguardia della grazia
160 VIII. La scarsa considerazione di sé stesso di fronte allo sguardo di Dio
161 IX. Tutto è da riferire a Dio come a ultimo fine
162 X. È dolce, dopo aver disprezzato il mondo, servire Dio
164 XI. I desideri del cuore devono essere vagliati e regolati
165 XII. L'educazione alla pazienza e la lotta contro le passioni
167 XIII. L'umile obbedienza del servo, sul modello di Gesù Cristo
168 XIV. Considerare  i nascosti giudizi di Dio ci libera dall'orgoglio
170 XV. Come comportarsi e cosa dire al sorgere di ogni desiderio
171 XVI. Solo in Dio va ricercata la vera consolazione
172 XVII. Ogni preoccupazione va affidata a Dio
173 XVIII. Le miserie di questo mondo vanno sopportate con animo sereno sull'esempio di Cristo
175 XIX. La capacità di sopportare le offese, vera prova di pazienza
176 XX. Confessare la propria debolezza e le fragilità di questa vita
178 XXI. In Dio, al di sopra di ogni bene e di ogni dono, dobbiamo trovare riposo
180 XXII. Il ricordo dei molteplici doni ricevuti da Dio
182 XXIII. Quattro fonti che procurano una grande pace
185 XXIV. Evitare curiosità riguardo la vita degli altri
186 XXV. Dove risiedono la durevole pace del cuore e il vero progresso spirituale
187 XXVI. La suprema libertà di spirito è frutto più dell'umile preghiera che dello studio
189 XXVII. L'amore di sé ritarda il passo sulla via verso il sommo bene
191 XXVIII. Contro le malelingue
191 XXIX. Come invocare Dio nella tribolazione
192 XXX. La richiesta dell'aiuto divino e il recupero fiducioso della sua grazia
194 XXXI. Lasciare ogni creatura per poter trovare il creatore
196 XXXII. Rinnegare sé stessi e rinunciare a ogni desiderio
197 XXXIII. L'instabilità del cuore e l'orientamento ultimo, da porre in Dio
198 XXXIV. A chi ama è dato di gustare Dio sopra ogni cosa e in tutto
200 XXXV. In questa vita non si dà alcuna certezza di sfuggire alle tentazioni
201 XXXVI. Contro i vani giudizi umani
202 XXXVII. La pura e totale rinuncia a sé, per ottenere la libertà del cuore
203 XXXVIII. Il buon governo di sé nelle cose esteriori e il ricorso a Dio nei pericoli
204 XXXIX. Non è opportuno affannarsi troppo da parte dell'uomo
205 XL. L'uomo non ha nulla di buono di suo, e nulla di cui possa gloriarsi
207 XLI. Il disprezzo per ogni onore terreno
208 XLII. La pace non va riposta negli uomini
209 XLIII. Contro l'inutile scienza di questo mondo
210 XLIV. Il non attaccamento alle cose esteriori
211 XLV. Non credere a tutti, e non indulgere alle chiacchiere
213 XLVI. Confidare in Dio quando spuntano parole che feriscono
215 XLVII. Ogni sacrificio può essere sopportato per la vita eterna
216 XLVIII. Il giorno dell'eternità e le precarietà di questa vita
219 XLIX. Il desiderio della vita eterna e i numerosi beni promessi a coloro che lottano
222 L. Nella desolazione l'uomo deve mettersi nelle mani di Dio
225 LI. Applicarsi costantemente a occupazioni umili nei momenti di aridità spirituale
226 LII. L'uomo non si ritenga degno di consolazioni ma piuttosto di castighi
227 LIII. La grazia di Dio non è compatibile con i piaceri terreni
229 LIV. Le opposte dinamiche di grazia e natura
232 LV. La corruzione della natura e l'efficacia della grazia divina
234 LVI. Rinnegare noi stessi e imitare Cristo mediante la croce
236 LVII. L'uomo non si lasci abbattere eccessivamente quando cade in qualche mancanza
237 LVIII. I misteriosi disegni e i giudizi di Dio sono imperscrutabili
241 LIX. Solo in Dio sono da riporre ogni speranza e ogni fiducia
Libro quarto. Devota esortazione per la santa comunione del corpo di Cristo
245 Proemio
245 I. Con quanta venerazione si debba ricevere Cristo
250 II. La grande bontà e la carità di Dio si manifestano all'uomo nel sacramento dell'eucaristia
252 III. L'utilità di comunicarsi frequentemente
254 IV. I molti doni concessi a coloro che si comunicano con devozione
257 V. La dignità del sacramento e la condizione del presbitero
258 VI. Invocazione prima della comunione
259 VII. L'esame di coscienza e il proposito di correggersi
260 VIII. Il sacrificio di Cristo sulla croce e l'offerta che dobbiamo fare di noi stessi
261 IX. L'offerta a Dio di noi stessi e di quanto ci appartiene e la preghiera per tutti
263 X. La santa comunione non va tralasciata con leggerezza
266 XI. Il corpo di Cristo e la Sacra Scrittura sono indispensabili all'anima devota
269 XII. Chi si appresta a comunicarsi con Cristo deve prepararsi con scrupolosa diligenza
271 XIII. Nel sacramento l'anima devota tenda con tutto il cuore all'unione con Cristo
273 XIV. L'ardente desiderio del corpo di Cristo in alcuni devoti
274 XV. Il dono della devozione si acquista con l'umiltà e il rinnegamento di sé stessi
275 XVI. Aprirsi a Cristo nelle nostre necessità e invocare la sua grazia
277 XVII. L'amore ardente e l'intenso desiderio di ricevere Cristo
278 XVIII. L'uomo non sia un curioso indagatore del sacramento, ma imiti umilmente Cristo, sottomettendo i suoi sensi alla santa fede
281 Note


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