Io e te. Il cristiano e il saraceno

OTTIME CONDIZIONI

PREZZO : EUR 22,50€
CODICE: ISBN 8879692089 EAN 9788879692083
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di: ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 1
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Io e te. Il cristiano e il saraceno
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PREZZO : EUR 22,50€

CODICE :
ISBN 8879692089
EAN 9788879692083

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COLLANA/SERIE:
, 1

ANNO:
2006

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
109 pagine
Brossura

NOTE:
VOLUME IN OTTIME CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

"Il tema dell'alterità, nel modo medievale, si riassume anzitutto nel contrasto derivante dalla diversità religiosa. La Cristianità medievale conosce un 'Altro interno a se stessa', il mondo ebraico, e un 'Altro esterno', l'Islam. Il tema dei rapporti tra modo cristiano (o mondo occidentale postcristiano) e mondo musulmano è di drammatica attualità: ed è notevole che, con il riemergere sotto forma diversa di rapporti e di contrasti che sembrano antichi, e che a uno sguardo superficiale potrebbero apparire sempre uguali a se stessi o ciclicamente ripresentatisi, riaffiorino anche toni polemici che sarebbe logico ritenere – e tali fino a pochi anni fa erano - morti e sepolti."
"… Fondamentali furono, per l'Europa, le traduzioni del Liber de intellectu di al-Kindi e dei commenti di al-Farabi, che aveva confrontato le tesi di Aristotele con quelle neoplatoniche, soprattutto di Porfirio. Ma importantissime furono le traduzioni di Ibn Sina, che per gli occidentali è Avicenna, cui si devono tanto il celebre Canone – un'opera medica che nel Cinquecento venne più volte stampata e che, usata ancora nelle università europee del Seicento, rese Avicenna (accanto ad ar-Razi), autore di scritti di scienze mediche più noto in Occidente dopo i classici Ippocrate e Galeno – quanto i trattati filosofici (soprattutto il Kitab as-Sifa) che restarono fondamentali nella vita universitaria due-trecentesca e senza il quale la riflessione filosofica di Tommaso d'Aquino e di Bonaventura da Bagnoreggio ci resterebbe incomprensibile."
"… Solo un altro Maestro musulmano può stargli al confronto nell'influenza sul pensiero occidentale: il cordobano Ibn Rushd al-Hafid, notissimo fra i latini col noime di Averroè, condannato come «empio» e «nemico del Cristo» da alcuni teologi ma venerato da altri che lo consideravano il vero e autentico interprete di Aristotele. Così pensava del resto lo stesso Alberto Magno, maestro di Tommaso d'Aquino, per quanto la forte componente neoplatonica che gli era propria lo conducesse lontano da Averroè."


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