Seconda di copertina:
Il 313 d.C. segna una delle date più eccezionali della storia.
In quell'anno il governo imperiale romano promulgò la legge in forza della quale i cristiani godevano degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini dell'Impero e, tra questi, del diritto di adorare il loro dio alla luce del sole; e non basta: la Chiesa veniva associata all'Impero nel tentativo di salvare l'antica società mediterranea. Da questa decisione nacquero conseguenze di vastissima portata; una fra esse fu la nascita dell'architettura cristiana monumentale, secondo forme apposite, create per rispondere alla necessità ed ai riti della nuova religione, che andava diffondendosi rapidamente.
Costantino diede l'avvio al processo, con le grandi basiliche e gli edifici a pianta centrale di Gerusalemme e di Roma: costruzioni che magnificamente esprimevano la natura e gli intenti del Cristianesimo. Nel V secolo, lo "stile" paleocristiano si era già ben consolidato tanto nelle aule o basiliche, quanto nelle costruzioni a pianta centrale, la cui cupola voleva essere un'imitazione del cielo. Nella età giustinianea tali costruzioni a cupola acquistarono una fisionomia del tutto indipendente, come in Santa Sofia a Costantinopoli, o in San Vitale a Ravenna.
Si affermava così il modo di costruire bizantino, maestoso e suggestivo; esso, nel X secolo, era ormai prevalso in tutto l'Impero d'Oriente. Da Costantinopoli, la grande capitale dei cosiddetti evi bui, questa architettura si trasmise in Italia e in tutto l'Occidente, nei Balcani, in Russia e nel mondo musulmano, splendida nei magnifici rivestimenti musivi di vetro e d'oro. E da allora l'intera evoluzione architettonica è stata influenzata profondamente dall'elevata qualità artistica delle fabbriche paleocristiane e bizantine.

Indice:
pag. 9 Introduzione
16 Architettura Paleocristiana
27 L'età di Giustiniano
34 Architettura Bizantina
45 Illustrazioni
109 Note
113 Bibliografia
115 Fonti iconografiche
117 Indice dei nomi.