L'autore illustra la sequenza delle immagini mnemoniche che, attraverso la potenza comunicativa delle figurazioni irrazionali e monstruose, ha consentito sin dall'antichità e soprattutto nel Medioevo e nel Rinascimento di guidare la memoria nel percorso dell'esposizione dottrinaria.
«Dall'Antichità classica fino ai libri tabellari della fine del Medioevo ricorre lo stesso monito: solo un'immagine mostruosamente eccezionale porrà diventare imagines agentes, cioè immagine capace di fissarsi, di imprimersi nella nostra mente.» (I. Corà)
Indice:
pag. 5 Introduzione
7 I. Stupire per ricordare
17 II. Un ordo memoriae cristologico
37 III. Un corpo di luoghi
Ars memorandi notabilis per figuras evangelistarum
63 Trascrizione e traduzione
83 Regesto dei simboli
127 Postfazione.