Commento dell'editore e quarta di copertina:
Nella mentalità medioevale troviamo il binomio, che è anche contrasto, sintetizzato dal titolo di questo libro con i termini di "carne" e "spirito": per intendere l'elemento materiale e quello spirituale. Un contrasto che veniva dalle regole in uso, dettate dalla religione, dal costume, dalla consuetudine, le quali guardavano con sospetto al corpo e alle sue esigenze, ritenendoli strumenti di peccato e perdizione, mezzi contrari ad una vita spirituale e perfetta. Da qui le ricorrenti paure, la descrizione di una carne debole e (soprattutto quella delle donne) pronta ai cedimenti, l'esaltazione di una sacralità che a volte contrastava con le necessità quotidiane e che trovava il suo massimo livello nel monachesimo. Ma, al contempo, la fantasia umana creava qualche via per uscire, almeno virtualmente e utopicamente, da questo cupo modo di concepire l'esistenza, che del resto cominciò a cambiare nel secondo periodo dello stesso Medioevo. Il libro percorre brevemente questo cammino intellettuale e formativo dei nostri antenati, e fornisce quindi qualche chiave interpretativa per un passato che – giova ricordarlo – è durato circa mille anni anche riflettendosi nelle epoche successive, forse fino alla contemporanea.
Indice:
pag. 7 Presentazione, Tebro Sottili
9 Capitolo 1. Un mondo di paure
13 La paura della fame
16 La paura della violenza
20 La paura della fine del mondo
25 La paura della peste
33 Capitolo 2. La carne debole
45 Capitolo 3. La demonizzazione della donna
61 Capitolo 4. I vizi capitali
65 Superbia
68 Invidia
69 Ira
70 Accidia
71 Avarizia
74 Gola
77 Lussuria
81 Capitolo 5. La vita dei monaci
101 Capitolo 6. Il senso del sacro
119 Capitolo 7. I condizionamenti sociali
131 Capitolo 8. Miti, incubi, sogni, utopie