Commento dell'editore:
La cattedrale di Palermo fu eretta tra il 1184 e il 1185, per volontà di Gualtiero II, "familiare" del re Guglielmo II. Fu ad un tempo sede di culto, tempio funerario per re e arcivescovi, munita fortezza, luogo cerimoniale augusto e solenne.
Adeguò i suoi spazi interni alla ritualità latina e bizantina, ma espresse in sommo grado la cultura artistica fatimita stabilmente presente in Sicilia dal X al XII secolo, tanto al tempo degli emiri kalbiti quanto a quello dei principi normanni.
Nel corso dei secoli fu protagonista, assieme al Castello Soprano, il palazzo reale, del paesaggio urbano palermitano e fu sede delle principali celebrazioni, liete e funerarie.
Registrò nel suo corpo i mutamenti del gusto e della sensibilità artistica delle varie epoche, in ispecie nella veste decorativa esterna ed interna.
Nel tardo Settecento subì lo scempio di estese demolizioni e mutò radicalmente il suo spazio interno. Tuttavia ciò che rimane ci permette ancor oggi di recuperarne la straordinaria immagine, emblematica della temperie artistica che la generò.