Commento dell'editore:
Dopo gli importanti e numerosi studi sulla "Commedia" come summa teologica, la nuova prospettiva di una studiosa americana: la "Commedia" come costruzione artistica geniale e visionaria.
L’immagine di un "Dante Theologus" ha spesso posto in ombra il fatto che la teologia di cui si sostanzia la "Commedia" sia in realtà una fictio letteraria. Il sistema teologico dantesco risponderebbe quindi a una geniale costruzione artistica. Questa è la tesi dell’autrice che, proponendo una lettura deteologizzata della "Commedia", mette in luce i meccanismi narrativi, formali ed espressivi che contribuiscono a dare all’opera l’illusione della verità.
Un percorso affascinante, rigoroso, sorretto da una solida informazione e da una conoscenza della "Commedia" sempre fondata sulla concretezza del testo dantesco.
Indice:
Prefazione
1. Dante e la creazione di una realtà virtuale: realismo, ricezione e le risorse della narrativa
2. Gli incipit dell'Inferno": la poetica del nuovo
3. Ulisse, Gerione e l'aeronautica della transizione narrativa
4. Stile e narrativa nel basso inferno
5. Il paradigma del "Purgatorio": percorrere il nuovo e mai non fatto cammino di questa vita/poema
6. Ricreare la creazione divina: l'arte aracnea nella cornice dei superbi
7. I non falsi errori e i sogni veritieri dell'Evangelista
8. I problemi del "Paradiso": mimesi del tempo e paradosso del più e meno
9. Agiografia dantesca: la meditazione narrativa del cielo del sole
10. "Convien saltar lo sacrato poema": la fine della "Commedia" e la poetica dell'enjambement
Appendice. La transizione: inizi e fini di canto
Ringraziamenti
Nota della traduttrice
Bibliografia
Indice degli autori citati.