Commento dell'editore e quarta di copertina:
Al principio del Trecento l'ospedale senese di Santa Maria della Scala – allora senz'altro la più grande istituzione assistenziale della città e probabilmente una delle più vitali nel panorama europeo – si dette per la prima volta uno statuto. I fratres di quella comunità religiosa, laici profondamente radicati nella vita cittadina, vollero che quegli ordinamenti fossero democraticamente redatti tanto in latino quanto in lingua parlata.
Lo statuto volgare dell'ospedale, già pubblicato centoquarant'anni fa da Luciano Banchi, conosce oggi una nuova edizione grazie alla quale si intende ricostruire ed interpretare la vicenda della comunità ospedaliera che ne fu l'autrice.
Indice:
pag. 7 Presentazione di Anna Carli
9 Prefazione di Attilio Bartoli Langeli
17 Introduzione
19 Sette secoli dopo
24 Dinamiche istituzionali ed elaborazione normativa tra XII e XIII secolo
35 Una comunità, molti stati di vita, nessuna regola
43 L'ambiguità come risorsa
57 La regola dimenticata
61 Un'estate difficile. L'ospedale, il Comune e la redazione dello statuto
68 Il testo dello statuto: tra immagini, silenzi e false testimonianze
74 I codici dello statuto: la storia raccontata dai testimoni
85 Statuto dell'ospedale di Santa Maria Vergine di Siena dell'anno MXXXV
139 Addizioni e modifiche al testo latino
145 Indice delle rubriche dello statuto.