La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito. Volume secondo


PREZZO : EUR 45,00€
CODICE: ISBN 8880868292 EAN 9788880868293
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : . Sezione Saggi e Testi, 42
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito. Volume secondo

PREZZO : EUR 45,00€

CODICE :
ISBN 8880868292
EAN 9788880868293

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
. Sezione Saggi e Testi, 42

ANNO:
2008

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
338 pagine
Illustrato
Rilegato
cm 17 x 24

DESCRIZIONE:

Atti del Convegno internazionale di studio (Otranto - Muro Leccese, 28-31 marzo 2007)

Commento dell'editore:
Alcuni anni fa è stato osservato che, per quanto riguarda la storia medievale del Salento, «la ricerca deve cominciare da capo, anzi dai controlli del conosciuto» visto che un grande numero di fonti locali ritenute medievali si è rivelato il frutto di falsificazioni, eseguite per lo più nel Settecento.
Non abbiamo la presunzione di poter risolvere tutti i problemi legati alla complicata trasmissione delle fonti salentine relative agli eventi otrantini, ma cercheremo soltanto di fare un ulteriore passo in avanti sulla strada aperta da vari studiosi nell'opera dei «controlli del conosciuto».
Del resto, Francesco tateo, già nel 1982, ha sottolineato che la costruzione della vicenda del 1480 ha trovato «un ostacolo innanzitutto nella passione popolare che tramandò l'episodio nei suoi minuti particolari, e negli umori di parte che filtrarono l'episodio e ne poterono distorcere il senso e perfino la genuinità dei dati». E ancora: «La ricerca di una fonte autorevole e genuina, proprio mentre la leggenda s'impadroniva del drammatico evento, ha caratterizzato la cronaca e la storiografia otrantina, ma ha giocato – non è un caso singolare – come procedimento critico e insieme come incentivo alla falsificazione. Lo stesso studioso ha dimostrato che fu l'umanista salentino Antonio de Ferraris detto il Galateo (1448-1517) a diffondere «nei primi anni del Cinquecento, l'interpretazione religiosa, martirologica della vicenda di Otranto».


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