Commento dell'editore e seconda di copertina:
1323. sulla città di Pistoia, una delle ultime roccaforti guelfe, incombe il più duro degli assedi: quello dei ghibellini lucchesi e del loro condottiero, Castruccio Castracani. Nel frattempo le signorie più blasonate della città si sfidano in spietate faide: una lotta fratricida, ma utile per la sete di potere del vescovo Ildebrando, del Capitano del Popolo Ormanno De' Tedici e del suo sanguinario nipote Filippo. Sarà compito del cavaliere Ruggero da Suio, fuggito dalla Terra Santa, riunire sotto le insegne biancoverdi un manipolo di coraggiosi, pronti a morire per ridare la libertà alla gloriosa città toscana.
Quarta di copertina:
Tra complotti, intrighi, tradimenti e sanguinose battaglie la salvezza di Pistoia dipende dall'onore di un solo cavaliere.
Si combatteva sui cadaveri ormai. Il sangue imbrattava i camminamenti, rendendoli scivolosi e ancor più pericolosi.
Ruggero abbatteva la sua spada su tutti i nemici che si facevano avanti. Colpiva dall'alto e di taglio aprendo squarci nelle carni.