Commento dell'editore e quarta di copertina:
PER ME SI VA NELLA CITTÀ DOLENTE, PER ME SI VA NELL'ETTERNO DOLORE, PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE. GIUSTIZIA MOSSE IL MIO ALTO FATTORE: FECEMI LA DIVINA POTESTATE, LA SOMMA SAPÏENZA E 'L PRIMO AMORE. DINANZI A ME NON FUOR COSE CREATE SE NON ETTERNE, E IO ETTERNA DURO. LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH'ENTRATE. Queste parole di colore oscuro vid'io scritte al sommo d'una porta; per ch'io: «Maestro, il senso lor m'è duro», Ed elli a me, come persona accorta: «Qui si convien lasciare ogni sospetto; ogni viltà convien che qui sia morta. Noi siam venuti al loco ov'io t'ho detto che tu vedrai le genti dolorose c'hanno perduto il ben dell'intelletto».