La dottrina logica di Marco Antonio Zimara


PREZZO : EUR 18,00€
CODICE: ISBN 8880865625 EAN 9788880865629
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche dell'Università degli Studi di Lecce. Testi e Saggi
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La dottrina logica di Marco Antonio Zimara

PREZZO : EUR 18,00€

CODICE :
ISBN 8880865625
EAN 9788880865629

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche dell'Università degli Studi di Lecce. Testi e Saggi

ANNO:
2004

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
212 pagine
Brossura
cm 17 x 24

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Il volume ricostruisce la riflessione logica di Marco Antonio Zimara (San Pietro in Galatina 1470 ca - morto dopo il 1529) ed il suo contributo teorico all'aristotelismo padovano attraverso l'esame dei passi più significativi delle sue opere a stampa e di alcune sue lezioni manoscritte.
L'apporto di Marco Antonio Zimara alla "sapienza collettiva" dello Studium patavino si concretizza nella cura costante con la quale egli, averroista di stretta osservanza, favorisce la diffusione della traditio aristotelica, curando la pubblicazione dell'opera logica dello Stagirita, approntando con la sua Tabula un efficace strumento di orientamento e ricerca tra le tematiche piú discusse, sottolineando e tentando di risolvere, nei Theoremata e nelle Solutiones contradictionum, le incongruenze riscontrabili sia all'interno del testo aristotelico e di quello averroista, sia nell'àmbito della loro comparazione critica.
Nelle Annotationes alla Metafisica di Giovanni di Jandun il filosofo galatinese ribadisce il carattere formale e strumentale della logica e la sua netta distinzione dalla metafisica e sottolinea, con uno spunto di modernità, come il rigore logico costituisca il filo indispensabile attraverso cui si dipana la piena e corretta consapevolezza del soggetto impegnato nella ricerca della verità. E nelle altre opere a stampa, dalla Tabula ai Theoremata alle Solutiones, egli ammette la possibilità di una dimostrazione regressiva in scientia rifacendosi al rapporto tra eternità del moto ed esistenza di un motore eterno e riafferma, aristotelicamente, la superiorità della diffinitio sulla demonstratio e, all'interno di quest'ultima, la priorità della demonstratio propter quid sulla demonstratio quia, pur riconoscendo che la complessità dei fenomeni naturali sfugge a quell'assolutezza della ricostruzione logica che, proprio per la sua indipendenza dall'esperienza, si addice maggiormente alla riflessione metafisica. La grande lezione posterioristica rimane per lui fondamentale sicché, nelle sue lezioni pervenuteci manoscritte, egli la commenta e chiarisce il significato e il ruolo che le competono all'interno della globale riflessione logica aristotelica, ricostruendo il dibattitto tra interpreti greci, come Temistio e Filopono, e latini, come Alberto, Tommaso e Grossatesta.
Nel complesso emerge dalla riflessione zimariana come la centralità del soggetto conoscente sia garantita proprio da quei procedimenti logici che, grazie alla natura argomentativa e discorsiva del sapere, sono indispensabili per il progresso della scienza.


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