Testo latino a fronte
BUONE CONDIZIONI
Quarta di copertina:
Sedici secoli ci separano da Sant'Agostino. Ci separano? Diciamo meglio, ci uniscono, perché questo lungo periodo è interamente pervaso dalla presenza di Agostino, della sua gloria, della sua influenza.
Henru Marrou
I dialoghi giovanili La felicità e La libertà furono scritti in due momenti cruciali nella vita di Agostino: il primo nel 386, l'anno della conversione, il secondo nel 391, all'inizio della missione pastorale a Ippona.
Affascinato dalla predicazione di Sant'Ambrogio, Agostino interruppe bruscamente una brillante carriera di retore e cominciò a riflettere su se stesso e ad andare alla ricerca delle risposte alle domande che da sempre assillano l'uomo: cos'è la felicità e chi o cosa procura la felicità vera e duratura? Cos'è il male e perché esiste? Acuto e coinvolgente, Agostino trascina il lettore nella ricerca costringendolo a guardare nel prorpio intimo.
Maria Teresa Fumagalli Beonio Brocchieri analizza nell'introduzione il cammino intellettuale e speculativo di Agostino alla base dei due dialoghi.
Sommario:
pag. 4 La vita beata e il libero arbitrio, di Mariateresa Fumagalli Beonio-Brocchieri
15 Cronologia
21 Nota bibliografica
23 Contenuto delle opere
29 La felicità
91 La libertà
93 Libro primo
159 Libro secondo
261 Libro terzo
389 Schede (I-XV)
389 I: Lo spirito e le lettere: Ambrogio e Manlio Teodoro
390 II: Il porto e i tre naviganti
392 III: L'Hortensius di Cicerone
392 IV: Il manicheismo
393 V: Lo scetticismo degli Accademici e la sua confutazione
392 VI: I dialoghi e il gruppo di Cassiciaco
396 VI: L'origine dell'anima e i rapporti con il corpo
397 VIII: La formazione dell'uomo colto e le arti liberali
398 IX: Le funzioni dell'anima
399 X: Limite, modo e misura
400 XI: Il male
401 XII: L'intelligenza della fede
402 XIII: La prova dell'esistenza di Dio
403 XIV: Lo stolto e il sapiente
405 XV: La prescienza divina