Commento dell'editore:
Le questioni, qui pubblicate, della tommasiana Summa theologiae sono dedicate alla felicità, che sta a cuore ad ogni essere umano, il quale tende all'appagamento del desiderio. Questa tensione accomuna tutti e spiega il dinamismo dell'agire, ma le posizioni divergono quando si tratta di individuare quel bene, conseguendo il quale si può raggiungere la piena realizzazione della persona, o felicità. Questa ci può essere procurata dalle ricchezze? O dai piaceri? O dal potere? O dagli onori e dalla gloria? Il genio speculativo dell'Aquinate, che non a caso è un classico della filosofia, considera realisticamente la condizione umana e fa vedere come ogni uomo ha di fatto un fine ultimo, che vive, a torto o a ragione, come il bene supremo, e che motiva le sue scelte e la sua gerarchia di valori. Ma è decisivo scoprire il vero fine ultimo, che non delude il desiderio infinito dell'uomo – originato dalla sua dimensione razionale –, in quanto è il bene non manchevole, né caduco, né strumentale, sulla base del quale si giustifica razionalmente l'etica come ordo amoris. L'ampio Saggio introduttivo, la traduzione, il ricco apparato di note e gli altri apparati mirano a favorire la comprensione del pensiero dell'Aquinate – dal quale anche oggi c'è molto da imparare – nelle sue molteplici articolazioni e nell'odierno contesto culturale, attuando, perciò, anche un dialogo critico con il pensiero moderno e contemporaneo.