Quarta di copertina:
La "Leggenda dell'Arco" narra di una giovane donna che vive le vicissitudini del passaggio tra il Medioevo e l'Età Moderna. Il racconto prende vita a Gualdo, oggi Gualdo Tadino, un borgo dell'Umbria arroccato sotto l'Appennino, adagiato sul Colle Sant'Angelo; luogo mistico, colmo di boschi, ricco di storia, posto che affonda le sue radici in un popolo antichissimo, gli Umbri appunto, attraversato poi dai Romani, dai Celti, dai Longobardi e dai Bizantini. La narrazione favolesca prende spunto dagli eventi storici che interessarono Gualdo e l'Umbria nel XV secolo, ponendo l'accento sugli spettacolari e suggestivi scenari umbri che, ancora oggi, riescono a deliziare il nostro spirito. Alla narrazione romanzata si accompagna una appendice storiografica che, descrivendo gli avvenimenti di quei turbolenti tempi di lotte comunali, vuole trasportare il lettore indietro nei secoli e descrivere la vita delle persone comuni, i loro comportamenti, le usanze e la struttura sociale, senza tralasciare quel velo di mistero che ci regala l'impervio e magico Appennino.
Sommario:
pag. 9 Introduzione
13 20 giugno del 1745, Gualdo Tadino
21 20 maggio del 1418, Gualdo
33 Gli occhi di Talia
37 La maledizione
39 La sconosciuta
44 Postfazione. Gualdo nei secoli di passaggio tra Medioevo ed Età Moderna, il contesto storico della vicenda