La lettera e la voce. Sulla "letteratura" medievale


PREZZO : EUR 24,79€
CODICE: ISBN 8815024786 EAN 9788815024787
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione ed edizione a cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 372
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La lettera e la voce. Sulla "letteratura" medievale

PREZZO : EUR 24,79€

CODICE :
ISBN 8815024786
EAN 9788815024787

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione ed edizione a cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 372

ANNO:
1990

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
430 pagine
Brossura
cm 13,5 x 21,5 x 2,4
gr 450

NOTE:
Titolo originale: La lettre et la voix. De la "littérature" médiévale

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
Con "La presenza della voce", Zumthor aveva offerto un'introduzione critica allo studio della poesia orale mostrando la continuità di un'arte praticata universalmente: in questo volume l'indagine viene centrata sulla letteratura medievale. E la sua lucida competenza perviene a conclusioni dalle quali d'ora innanzi nessun medievista potrà prescindere, poiché ne risultano mutate le dimensioni stesse di ció che si considera "letteratura", la sua funzione e i modi della sua percezione. Dopo aver distinto tre livelli di oralità cui corrispondono tre situazioni di cultura - quello primario delle società prive di un sistema di simbolizzazione grafica, quello misto in cui l'influenza della scrittura resta esteriore e tardiva, e quello secondario in cui la vocalità viene espropriata a favore della letteratura scritta - Zumthor analizza poesie liriche e canzoni di gesta risalenti a un'epoca in cui s'impone appunto una situazione di oralità mista o secondaria: anche quando i lettori possiedono un testo scritto, esso riceve autorità da una voce che ne dà pubblica lettura e che si colloca al centro spettacolare di una "performance". Per quale ragione, si chiede ad esempio l'autore, sino al Quattrocento non é esistito un genere teatrale strettamente inteso? Proprio perché ogni testo era recepito oralmente e l'atto di ascolto s'inscriveva anticipatamente nell'opera lasciandovi un segno, il segno di un uso sociale e insieme di un progetto interpretativo. Per Zumthor la vocalità è dunque una dimensione stessa dell'opera medievale, poiché quest'ultima risulta concretizzata solo dalle circostanze della sua trasmissione e dalla presenza simultanea, in tempi e luoghi dati, dei partecipanti a questa azione.

Indice:
pag. 7 Premessa all'edizione italiana
13 Prefazione
21 I. Introduzione: prospettive
Parte prima: Il contesto
47 II. Lo spazio orale
73 III. Gli interpreti
101 IV. La parola fondatrice
129 V. La scrittura
157 VI. Unità e diversità
Parte seconda: L'opera
187 VII. Memoria e comunità
215 VIII. Dizione e armonie
245 IX. Il testo vocalizzato
271 X. L'ambiguità retorica
295 XI. La "performance"
325 XII. L'opera nella sua pienezza
Conclusione
359 XIII. E la "letteratura"?
391 Riferimenti bibliografici.


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