Ambrogio, Epistole 17 e 18
Simmaco, Terza relazione
Testo latino a fronte
Commento dell'editore e quarta di copertina:
Non si può giungere per una sola via al mistero di Dio.
Simmaco
Il solo vero Dio è quello dei Cristiani.
Ambrogio
Nel 384 d.C., alle soglie di un decennio fatale per le sorti del paganesimo, il prefetto di Roma Simmaco e il vescovo di Milano Ambrogio si affrontano in merito alla presenza dell'altare della Vittoria nel Senato. Simmaco, l'uomo della religione tradizionale, invoca pluralismo e tolleranza per gli dèi dell'antica Roma; Ambrogio, l'uomo della nuova fede, nega ogni possibilità di dialogo e di compromesso tra vecchia e nuova religio, censurando come segreta volontà di dominio l'appello di Simmaco alla tolleranza. Una delle prime e più significative tappe di quel dibattito sulla tolleranza che impegnerà tanta parte del pensiero moderno e contemporaneo e che, ancora oggi, induce a chiedersi se ci si debba rassegnare alla scelta tra un altare e un altro e all'impossibilità del dialogo tra chi crede nel dio noto e chi si interroga sul dio ignoto.
Sommario:
pag. 5 Dissimulatio: l'utima sfida fra Cristiani e pagani, di Ivano Dionigi
29 Cronologia, a cura di Antonio Ziosi
39 LA MASCHERA DELLA TOLLERANZA
41 Ambrogio, Lettera 17
57 Simmaco, Terza Relazione
75 Ambrogio, Lettera 18
107 Nota del traduttore, di Alfonso Traina
111 La maschera della tolleranza, di Massimo Cacciari