Studiando le sovrastrutture ideali che costituiscono il sistema dei valori e le rappresentazioni mentali, la storia sociale si è vivamente interessata del fenomeno della memoria. Questo libro analizza le modalità della memoria e dell'immaginario nelle famiglie aristocratiche europee durante l'epoca feudale. L'analisi si sofferma sulle testimonianze del XII secolo, sui momenti alti del feudalesimo nell'Europa del nord, in Francia, Inghilterra e Catalogna. Nel descrivere i tratti differenti di queste società e la complessità della loro visione, Domènec mostra come le grandi famiglie feudali inaugurarono una vera e propria condotta di trasmissione della memoria, al fine di legittimare la loro preminenza sociale e assicurare il loro ruolo culturale e politico. Tutto il campo dei registri affettivi, dei sogni, delle proiezioni, degli ideali fu, infatti, allora congiunto con l'atto stesso di ricordare i momenti fondanti del sistema sociale, che noi definiamo feudalesimo.
Prologo di Georges Duby
Introduzione
Formalizzazione (1096-1155)
1. La rimemorazione di Folco IV d'Angiò
2. La rimembranza di Guglielmo IX, duca d'Aquitania
3. L'esperienza vissuta di Reverter,
visconte di Barcellona
Attualizzazione (1155-1182)
4. La rimodellazione dei ricordi
5. La modalizzazione dei gesti
6. La riconsiderazione della parentela
Rappresentazione (1182-1225)
7. L'impressione dei ricordi
8. Reminiscenza e commemorazione: il procedimento della letteratura genealogica
9. L'evocazione: la posizione limite del romanzo in prosa
Epilogo