La memoria negata. L'Europa e Bisanzio


PREZZO : EUR 40,00€
CODICE: EAN 9788868091361
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 17
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La memoria negata. L'Europa e Bisanzio

PREZZO : EUR 40,00€

CODICE :
EAN 9788868091361

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 17

ANNO:
2017

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
XVIII-224 pagine
10 tavv. f.t.
Brossura

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
I fratelli Andrea Paleologo (Mistrà 1453 - Roma, 1502) e Zoe Paleologhina (Mistrà, 1450 ca.- Mosca, 1503), nipoti degli ultimi due basileis di Costantinopoli, Giovanni VIII (1425-1448) e Costantino XI (1448-1453), sono i personaggi che spiccano più di ogni altro tra tutti gli altri émigrés Romei in Occidente in seguito alla caduta della città (1453) ed alla disgregazione territoriale dell'impero romano orientale. Le loro vicissitudini, dall'Italia delle corti del secondo Quattrocento fino a Mosca, contribuiscono ad evidenziare, una volta lette alla luce delle fonti disponibili, quanto il progetto attraverso il quale la Curia pontificia romana sostenne la organizzazione di un intervento armato contro i Turchi allo scopo di realizzare il loro sogno di riscatto e la speranza di riconquistare la Romània alla cristianità incontrasse la indifferenza consapevolmente studiata dei potenti dell'Europa occidentale, preoccupati, sopra tutto, di mantenere un equilibrio geo-politico nel Mediterraneo orientale che consentisse il volume dei traffici commerciali. Mentre nella storiografia moderna e contemporanea tali vicissitudini sono divenute motivo per dispiegare i luoghi comuni negativi che contrassegnano la memoria negata dell'impero romano orientale, rappresentando la ineluttabile fine di una millenaria – già di per sé decadente e del tutto dimenticabile – pagina di storia medievale di una Europa finalmente avviata verso la sua "modernità". Di contro, nella gabbia della "bizantinizzazione", fatta cioè di "asiaticità", di "orientalismo" e di oscurantismo medievale, rimase prigioniera la Russia nella sua evoluzione storica tra i secoli XV-XVI, in seguito al matrimonio tra Zoe Paleologhina e il Gran Principe di Mosca Ivan III Vasil'evič (1472), alla base della volontà di translatio imperii da Costantinopoli nuova Roma alla terza Roma di Mosca.


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