Seconda di copertina:
Se il mondo è ordinato, se un principio razionale colloca ogni cosa al suo posto, se i contrasti producono armonia e bellezza, allora perché il male? Queste pagine lo chiedono ad Agostino d'Ippona (354-430), filosofo tra i più frequentati dal pensiero contemporaneo. L'analisi dei testi permette di ricostruire un colossale impianto appoggiato alle colonne del pitagorismo e del platonismo, sostenuto dai materiali della Scrittura sapientemente miscelati agli autori della classicità latina. Aiutato da Vittorino, da Porfirio e non di meno da Plotino, Agostino compie nei confronti del mondo intero l'operazíone che fin da bambino aveva compiuto con le parole: "fa' ordine". Innanzitutto l'ordine del mondo è evidente. In secondo luogo il mondo è misurato, perché è delimitato, quindi è conoscibile. E razionale, perché fondato sulle leggi dei numeri. È finalizzato, perché il peso di ogni cosa la porta al suo posto: "tu hai tutto disposto secondo misura, numero e peso", si legge nel libro della Sapienza. Non sono pochi tuttavia i problemi che sorgono e che in parte non si risolvono. La nascita del male, la posizione della materia, le reali possibilità di conoscere le leggi che regolano l'universo: tra le tante possibili sclerotizzazioni Agostino sceglie la più dinamica, mutuando dal neoplatonismo quella relazionalità del primo principio che permette di accettare una creazione-partecipazione, una materia-limite, un'unità trascendente e onnipresente, un numero eterno e intermedio. Non ne esce un sistema, non tornano tutti i conti, studiando le leggi dei numeri non si diventa ipso facto conoscitori della mente di Dio. Si ottiene però quello che tanti non riescono ancora a fare: dichiarare onestamente il proprio modello. In Agostino c'è una trasparenza assoluta: l'ordine è il suo modello, e in particolare l'ordine delle arti liberali. A modello dell'universo è assunto il modello artistico, nel quale la presenza della volontà dell'artista e della materialità della cosa consentono anche quel margine di buio, di mistero, di errore che Agostino non nega di rinvenire in questo mondo.
Quarta di copertina:
Se il mondo è bellissimo e ordinatissimo, perché il male? Le risposte di Agostino d'Ippona alla domanda che si pone ogni uomo; un percorso affascinante e scientificamente fondato, alla ricerca della misura di tutte le cose.
Indice:
pag. 5 Prefazione di Giulio Giorello
11 Introduzione
13 1. L'ordine
14 2. Dio: cos'è?
15 3. "Colui che è più di tutti", Dio creatore
17 4. Il principio dell'ordine
18 5. Misura, numero e peso
19 6. "Essere non è altro che essere uno"
20 7. Il disordine. Scienza e ordine
PARTE PRIMA
27 I. Agostino e l'ordine: le fonti
27 1. La prima formazione intellettuale
28 2. I Manichei
29 3. "Avevo letto molte opere di filosofi"
30 4. Le letture di Agostino
32 5. Varrone
33 6. Manuali di aritmetica
34 7. I pitagorici
36 8. Il neoplatonismo e i Platonicorum libri
38 9. Platone e Agostino
42 10. Plotino e Agostino
48 11. Porfirio, Aristotele e Agostino
51 12. Cicerone e la trasmissione della filosofia antica
53 13. La cultura religiosa: conclusioni
71 II. L'ordine, dialogo filosofico
71 1. I "dialoghi" di Agostino
73 2. Le definizioni di ordine
73 3. Ordine onnicomprensivo
74 4. Provvidenza?
75 5. Il male
76 6. Il nulla
77 7. Il male è ricondotto all'uno
78 8. L'origine del male
80 9. C'è una occultissima ratio nell'universo
82 10. Il male è necessario?
84 11. Posizione soggettiva dell'uomo
85 12. "Essere con Dio"
87 13. Ragione e autorità
88 14. La via della ragione
89 15. La bellezza sensibile
91 16. La speranza di cogliere l'ordine
101 III. Ordo. Il concetto di ordine oltre il De ordine
102 1. Caratteristiche dell'ordine
102 1. 1. Onnicomprensivo
103 1. 2. Distributivo
104 1. 3. Costitutivo dell'essere
105 1. 4. Buono e bello
105 1. 5. Gerarchico
106 2. Il disordine del male
108 3. Dio ordinatore
110 4. Ordo rerum: l'armonia del mondo e il disordine apparente. La posizione soggettiva dell'uomo
113 5. Il ritorno all'ordine e al suo principio: la via delle arti liberali
114 6. Razionalità e sensibilità, ordine e disordine
115 7. Il De musica
118 8. Qualche conclusione
PARTE SECONDA
127 I. "Tu hai tutto disposto secondo misura, numero e peso" (Sapienza 11, 21): i nomi dell'unità
127 1. Il libro della Sapienza
129 2. Sapienza 11,21 come sigillo dell'ordine divino
130 3. Il luogo di misura, numero e peso
132 4. In che senso misura, numero e peso si possono dire attributi di Dio
133 5. Ancora sull'uso di Sapienza 11,21
135 6. Il De libero arbitrio: mensura, numerus, ordo
136 7. Nel De musica: unitas, similitudo, ordo-caritas
140 8. Il De vera religione: esse-unitas, species, ordo
142 9. La triade ontologica nel De diversis quaestionibus 83 e nell'Epistola 11
144 10. L'equivalenza fra mensura, numerus, pondus e modus, species, ordo
145 11. Il De natura boni
146 12. Dalla triade sapienziale alle altre triadi agostiniane
157 II. La misura e il limite
157 1. Il primo termine della triade: mensura
158 2. Il modus nel primo Agostino
160 3. Modus e summus modus nella dialettica trinitaria
161 4. Da modus a mensura
163 5. Il modus della materia primordiale
164 6. Misura quantitativa e limite
166 7. Mensura come limite: le fonti
168 8. Modus e musica
177 III. Numero, forma, bellezza
177 1. Numeri e metrica
180 2. Geometria e astronomia, scienze del numero
181 3. I mathematici
182 4. La filosofia ascende al numerus sine numero
183 5. Numerus come ritmo
185 6. La necessità di un limite
188 7. I numeri matematici e i numeri ideali
190 8. Numeri, forme, bellezza
192 9. Unità uguaglianza
193 10. Il giudizio estetico e la riabilitazione della materia
196 11. La bellezza e il Figlio
207 IV. Ordine, peso, amore
207 1. Ordine e peso
208 2. Pondus nella sacra Scrittura e in Aristotele
209 3. Movimento verso il luogo naturale
211 4. Giudizio di valore
212 5. Il luogo delle pietre, dei vegetali, degli animali
212 6. Il peso dell'uomo
214 7. Cupiditas e caritas
216 8. L'unione al principio: quies o motus?
223 V. Uno, essere, creazione
223 1. Misura, numero e peso nell'essere creato e nel principio
224 2. Il principio
225 3. Verso la comprensione del rapporto essere-unità
226 4. Tanto vi è di essere, quanto di unità
227 5. "Il numero intelligibile aumenta all'infinito"
228 6. La relazione tra principio e principiato, uno e molteplice
229 7. Ego sum qui sum: l'esse dell'unum
230 8. Il nome di Dio
231 9. La differenza nell'uno
232 10. L'unum pienezza di essere
233 11. Teologia negativa?
234 12. La creazione dal nulla
237 13. Scienza dell'uno e ordine degli studi
238 14. La bellezza, via all'uno
245 Conclusioni
249 Bibliografia
263 Indice degli autori
265 Indice generale