La Musica dei Crociati


PREZZO : EUR 10,00€
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EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La Musica dei Crociati

PREZZO : EUR 10,00€

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COLLANA/SERIE:



ANNO:
2000

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
Supporto: 2 CD Audio
Durata: 71'11 + 58'39
cm 14 x 12 x 2,3
gr 220

NOTE:
Allegato alla rivista Amadeus
Registrazione inedita

DESCRIZIONE:

Dal libretto:
Il forte stimolo estetico che proviene da questi canti ha instradato le mie scelte interpretative verso due direzioni diametralmente opposte: da una parte verso un’interpretazione “essenziale”, che lasci parlare la melodia da sola, arricchita tutt’al più da uno strumento che accompagni, segua e sostenga il cantante senza intromettersi nella sua sfera espressiva; dall’altra verso un’interpretazione forte, “invasiva”, in cui le linee melodiche e la forza armonica centripeta di un canto vengano messe in luce da raddoppi strumentali densi, da bordoni chiari, da sonorità grandi e splendide, dall’andamento ritmico incisivo. Della prima scelta sono esempi brani come Seignor sachiez (cd I, traccia 2), Bien me deüsse targier (cd I, traccia 9) o le strofe di Chanterai pour mon couraige (cd II, traccia 8), ma anche, seppur su tutt’altro registro, Parti de mal (cd I, traccia 4); della seconda alcune strofe di Ja nuns hons pris (cd II, traccia 1), il canto di Walther von der Vogelweide (cd II, traccia 12) e Chevalier mult est guariz (cd I, traccia 5).
Entrambe le scelte sono storicamente giustificate: molte testimonianze iconografiche ci mostrano situazioni esecutive “a due”, un cantante e uno strumentista, o - meglio ancora - “a solo”, quando cantante e strumentista erano uniti nella stessa persona. Strumenti preferiti per quest’accompagnamento così leggero e duttile erano quelli a corda: prima fra tutti la viella, seguita dal liuto, dall’arpa, dalla ribeca, dal salterio, dalla ghironda; ma non ne erano esclusi alcuni strumenti a percussione come il cembalo o le campane, né gli strumenti a fiato come il flauto e addirittura la zampogna. Ogni strumento contribuisce all’atmosfera del brano con la sua personalità: nel nostro caso, il tintinnìo del salterio in Chanterai pour mon couraige dà al lamento della donna un’aura di sensualità lieve; l’accompagnamento della viella, in Bien me deüsse targier, è arricchito da continue doppie e triple corde, precipue dello strumento dal ponticello piatto; le campane, unite alla tromba, conferiscono una statica malinconia ad A vous amours (cd I, traccia 11); il suono nasale e insistente della ghironda in Parti de mal sostiene un canto rabbioso, da strada; la citola in Dame ensinc est (cd I, traccia 10) si può esibire in un’improvisazione di controcanti culminante in un vertiginoso frullar di plettro simile a quello che sentiamo ancora oggi nella tecnica classica dell’ud arabo.
D’altra parte, sappiamo invece di esecuzioni con organici strumentali grandiosi e magnifici che contribuivano, insieme con la sontuosità delle vesti e la smisurata opulenza dei cibi, allo splendore di una festa e costituivano un importante tassello nell’esibizione di potere e ricchezza del nobile, non di rado lui stesso autore dei canti eseguiti. I cronisti ci raccontano di orchestre ante litteram composte da cento, duecento musicisti addirittura: cifre certamente esagerate per trasparentissimi fini adulatorii, ma che - se anche volessimo dimezzarle per prudenza - sarebbero sempre di gran lunga superiori a quelle a cui ci hanno abituato le esecuzioni filologiche del nostro tempo. Purtroppo, anche il pur notevole organico di Modo Antiquo non arriva a tanto sfarzo, ma credo che la densità sonora con cui si apre Nû alrêst lebe ich mir werde, composta da voci, tromba, ciaramelle, flauto, liuto, arpa, ribeca e campane, strumenti dai timbri così diversi da non annullarsi ma da arricchirsi anzi vicendevolmente, possa dare una buona immagine di queste esecuzioni d’eccezione.

Tracks:
CD 1
I Appellatio
1. Crucifigat omnes (Anonimo, Carmina Burana 47) 2'39
2. Seignor, sachiez qui or ne s'en ira (Thibaut de Champagne) 6'56
3. La Quinte Estampie Real (Anonimo) 3'12
4. Parti de mal et a bien atourné (Anonimo) 5'14
5. Chevalier mult estes guariz (Anonimo) 6'14
6. De transfretantibus (Anonimo) 1'45
7. Au tans plain de felonie (Thibaut de Champagne) 3'44
II. Dure Departie
8. La Seconde Estampie Royal (Anonimo) 2'01
9. Bien me deüsse targier (Conon de Béthune)
10. Dame, ensinc est qu'il m'en covient aler (Thibaut de Champagne)
11. A vous, Amors, plus qu'a nule autre gent (Le Chastelain de Couci) 5'07
12. Li departirs de la douce contree (Chardon de Croisilles de Reims) 5'53
13. Li nouveax temps et maiz et violete (Le Chastelain de Couci) 7'44
14. Aler m'estuet la ou je trerai paine (Gilles le Vinier ?; Le Chastelain d'Arras) 8'17
CD II
III. Passagium Laboriosum
1) 2) Ja nuns hons pris (Roy Richart coeur de lion) 9'35
3) Desolata mater/Que nutritos/Filios enutrivi (Anonym) 2'45
4) Maugré tous sainz et maugré dieu ausi (Huon d’Oisi ?) 4'27
5) Congregati sunt (Anonym) 2'44
6) La Quarte Estampie Royal (Anonym) 2'24
7) In gotes namen fara wir (Anonym) 0'58
8) Chanterai por mon coraige (Guiot de Dijon) 7'48
9) Diro satis percussus vulnere/Lamento di Tristano (Anonym) 3'59
10) Nus ne porroit de mauvese reson (Anonym) 3'40
IV Hierosalyma Caelestis
11) Jerusalem mirabilis (Anonym) 4'53
12) Nû alrêst lebe ich mir werde (Walther von der Vogelweide) 11'28
13) Nomen a solemnibus (Anonym) 3'57


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