Quarta di copertina:
Giovedì 4 settembre 1460 Ferrante d'Aragona, re di Napoli, consegnò a Onofrio Scannapieco, sindaco della città della Cava, una pergamena in bianco. Il diploma, segno straordinario della gratitudine del sovrano, fu seguito da importanti concessioni fiscali e giurisdizionali che fecero di Cava una città privilegiata per quattro secoli.
Attraverso questo documento viene studiata la relazione tra la città e la monarchia dall'apice della fortuna economica e politica di Cava nel Quattro-Cinquecento alla crisi di metà Seicento, quando fu prodotto un falso storico per difendere i privilegi della città. Il caso di Cava si rivela interessante per la storia delle città meridionali tra Medioevo ed età moderna.
Sommario:
pag. 5 Presentazione
9 1. Che cos'è la pergamena bianca?
15 2. Validità giuridica e valore simbolico del privilegio in bianco
21 3. La lettera di accompagnamento e l'assedio angioino di Cava dell'agosto 1460
29 4. La secolare difesa dei privilegi di Cava
33 5. Un grossolano falso storico
37 6. Marino e Giosuè Longo
41 7. Falsi e falsari a metà Seicento
47 8. Storia e tradizione
49 Fonti e bibliografia
51 Referenze iconografiche