Le cronache di Camelot I
BUONE CONDIZIONI
Commento dell'editore:
Gaio Publio Varro, veterano delle legioni africane, al termine di una lunga carriera militare torna nella sua terra natale: la Britannia. È l'anno del Signore 369 quando lascia l'esercito romano e decide di riprendere l'attività che fu dei suoi avi: il fabbro. Anni prima, suo nonno, con il ferro estratto da una pietra "caduta dal cielo", aveva creato armi che si conservano affilate e lucenti come nessun altra. Combattente, politico, uomo di grande fascino, Publio Varro affronta mille vicissitudini, giungendo a prosciugare un intero lago per ritrovare quelle pietre misteriose e forgiare una spada leggendaria: Excalibur. Lui ancora non sa che quella spada segnerà il destino di un suo diretto discendente, il futuro re di tutta la Britannia, Artù.
Seconda di copertina:
È l'anno del Signore 369. La Britannia, fino a poco prima in saldo possesso dei Romani, si trova a dover fronteggiare la minaccia delle genti barbare. Un attacco di proporzioni terrificanti viene mosso al confine settentrionale difeso dal Vallo di Adriano. Gaio Publio Varro, veterano delle legioni africane, ancora una volta è chiamato a dare prova del suo valore.
In quelle prospere terre, la civiltà romana è messa a dura prova. Quelli che seguono sono anni bui, in cui sono in molti a chiedersi se valga davvero la pena battersi per difendere un mondo che pare destinato a finire, o se non sia meglio fuggire lontano. Ma non Publio Varro. Dopo una lunga carriera militare, decide di lasciare l'esercito romano, per tornare nel luogo che gli ha dato i natali e riprendere l'attività che fu dei suoi avi: il fabbro. Anni prima, suo nonno, con il ferro estratto da una pietra "caduta dal cielo", aveva creato armi che si conservano affilate e lucenti come nessun'altra. In possesso di un sapere prezioso, affronta mille vicissitudini, giungendo a prosciugare un intero lago per ritrovare quelle pietre misteriose e forgiare una spada leggendaria: la mitica Excalibur. Sarà così che darà un futuro alla sua terra. Lui ancora non lo sa, ma quella spada segnerà il destino di un suo diretto discendente, colui che diverrà re di tutta la Britannia: Artù.
Quarta di copertina:
Britannia, IV secolo. Dopo aver combattuto nelle fila romane per difendere la sua terra dagli invasori barbari, Gaio Publio Varro lascia l'esercito e torna all'antica professione dei suoi avi: il fabbro. Attraverso mille vicissitudini, giungerà a recuperare dalle profondità di un lago le pietre misteriose con cui forgiare una spada senza eguali: Excalibur. In essa è inscritto il destino di Camelot. Da qui inizia la leggenda.
"Una storia semplicemente straordinaria."
Rosamunde Pilcher
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Marion Zimmer Bradley
"Uno splendido mix di realtà storica e leggenda."
La Stampa