Atti del Convegno (Napoli, Museo Archeologico Nazionale, 7-8 settembre 2019)
Seconda di copertina:
Generalmente considerata necessaria esclusivamente all'abbellimento di episodi maggiormente significati - iconici e narrativi - la pittura ornamentale non ha goduto di una buona fortuna critica, nonostante gli sforzi di ristabilirne l'autonomia e l'autorevolezza rispetto ai contesti di appartenenza. Nel volume venti studiosi di fama internazionale – storici dell'arte ed archeologi - affrontano l'argomento trainando il discorso fuori dal recinto delle più tradizionali prassi analitiche, con l'obiettivo di riconsiderare l'apporto di esperienze figurative fuori fuoco' nell'economia della visione, distinguendo tra ‘stimolo estetico' e ‘funzione' fino ad intercettare una fluidità tra elementi decorativi e rappresentativi. Emerge da queste ricerche un complesso e denso panorama, che abbraccia l'Italia tardo antica e altomedievale – con un'incursione nel mondo islamico e nell'Europa Nord Occidentale – attraverso il quale è possibile riscostruire una topografia della tradizione ornamentale, ricca di «rotte figurative», le quali a loro volta offrono numerosi spunti di riflessione sulla circolazione di uomini, idee immagini ed oggetti.
Indice:
pag. 9 Prefazione
Prima Sezione: Territori e Tradizioni
13 Emmanuel Dely, Magali Souris, David Strivay, Early medieval wall paintings from the collegiate church of Amay (BE). Material studies and comparisons with window glass and mosaics from northwestern Europe
33 Fabio Scirea, La pittura che illude l'ornamento che inganna: sectilia dipinti della Milano paleocristiana alle corti della Langobardia
55 Fabrizio Bisconti, Giovanna Ferri, Motivi geometrici ed aniconici nella pittura delle catacombe romane: dai cd. stili pompeiani alla linearità rosso-verde
77 Giulia Bordi, La mediazione dell'ornamento. Vela dipinti nella Roma altomedievale
105 Nicola Busino, Casi di pittura parietale aniconica in area campana
121 Carlo Ebanista, Decorazioni geometriche e aniconiche nella pittura tardoantica e altomedievale: alcuni esempi da catacombe e luoghi di culto di area campana
145 Marianna Cuomo, Costanti nella variabilità: persistenze ornamentali nella pittura altomedievale di area beneventana
171 Rosa Fiorillo, Le decorazioni geometriche negli edifici altomedievali. I casi di Salerno, Nocera e Rota di mercato San Severino
189 Flavia Vanni, The painted door at Sant'Ambrogio in Montecorvino Rovella: materiality and the evocation of space
207 Gioia Bertelli, Le decorazioni aniconiche nel ciclo di affieschi del Tempietto di Seppannibale (Fasano - BR) e della grotta di San Michele sul Gargano
225 Rossana Martorelli, Marcella Serchisu, Geometria e naturalismo nelle pitture aniconiche di epoca tardoantica e paleocristiana in Sardegna
251 Nicoletta Usai, Persistenza dell'uso dei sectilis dipinti nell'Occidente mediterraneo: il caso di San Lussorio a Fordongianus (Oristano)
267 Alberto Virdis, La decorazione aniconica sul soffitto della "chiesa rupestre" di S. Andrea Priu in Sardegna
Seconda Sezione: Temi e Tendenze
285 Serena Strafella, Silvia Lusuardi Siena, "Crux fugat omnem malum". Decorazione figurativa e aniconismo nelle sepolture internamente dipinte medievali
311 Maria Rosaria Marchionibus, Il Dio ineffabile: fulgide cromie, geometrie e labirinti sacri
347 John Mitchell, Ornament as Index: Dado as Agent in the Early Middle Ages
373 Beatrice Leal, Aniconic Painting in the Early Islamic Period
389 Matteo Braconi, I motivi decorativi del vestiario dei defunti nella pittura catacombale e i rapporti con la produzione tessile coeva