il libro ricostruisce la concezione che del Medio Evo come epoca storica ebbe la coscienza storiografica europea dal '500 all'800. I capitoli più importanti sono quelli dedicati a Voltaire, Robertson, Gibbon, Condorcet, cioè ai grandi storici illuministi. Per tal via il libro si inserisce, con una posizione di particolare rilievo, nella discussione sulla storicità, antistoricità o astoricità dell'Illuminismo. Si può ben dire che, dopo il libro del Falco, il problema fu posto su nuove, più solide basi, così che la ricerca è degna di stare accanto alle più insigni ricostruzioni della storiografia illuministica, da Dilthey a Cassirer, a Meinecke.