Commento dell'editore:
Da Byron a Hayez, da Verdi a Delacroix, sono molti gli artisti "italiani e stranieri" che si sono interessati delle vicende della più importante famiglia della Venezia quattrocentesca. Il presente racconto, scritto in veste romanzesca, senza note e con taglio discorsivo (ma nel rispetto della verità storica), vuole rievocare la singolare avventura di Francesco Foscari, il più gran doge che la Repubblica di San Marco abbia mai avuto, e del suo sventurato figlio Jacopo, con la speranza di far conoscere un po' meglio e un po' più da vicino quel drammatico "e, per tanti versi, oscuro" intreccio di eventi storici e vicende private.
Il volume è risultato tra i vincitori della 23ma edizione del Premio Brunacci di Monselice nel 2006.