La saga di Vigdis

BUONE CONDIZIONI

PREZZO : EUR 26,00€
CODICE: ISBN 887091027X EAN 9788870910278
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 27
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La saga di Vigdis
BUONE CONDIZIONI
PREZZO : EUR 26,00€

CODICE :
ISBN 887091027X
EAN 9788870910278

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 27

ANNO:
1992

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
192 pagine
Brossura
cm 10 x 20 x 1,6
gr 187

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Dal primo sguardo che le rivolge, Viga-Ljot si innamora violentemente della bella Vigdis, appena quindicenne. Anche Vigdis si sente attratta da questo sfrontato marinaio islandese, poeta e guerriero, incapace di agire se non per eccessi, poeta e guerriero, ed è pronta ad acconsentire a sposarlo. Ma Viga-Ljot la prende con la forza, facendole violenza, un affronto che Vigdis non potrà mai perdonare. Fiera e solitaria alleverà Ulvar, il figlio del disonore, per poterlo vedere un giorno vendicarla. Proiettato all'epoca dei Vichinghi, il ritratto di una donna capace di grandi passioni che non accetta la violenza né alcuna imposizione alle sue scelte di vita.
Ambientata nell'epoca dei Vichinghi, La saga di Vigdis, ha l'implacabile andamento di una tragedia: è la storia di una passione che travolge due vite, quasi un Tristano e Isotta costretti a bere, invece del magico filtro dell'oblìo, l'amara bevanda dell'odio e della vendetta. Violentata dall'uomo che ama, Vigdis sente che qualcosa si è definitivamente spezzato dentro di lei, svuotandola del desiderio di vivere: eros si è trasformato in thanatos, in un sommerso istinto di autodistruzione che la rende incapace di amore e di perdono, nella grandiosa e terribile coerenza di un mondo in cui gli errori sono irrimediabili e i torti si pagano col sangue. A nulla serviranno il pentimento di Ljot e i suoi tentativi di riconciliarsi con lei, l'onore e la prosperità ritrovati, le gioie, le grandi amicizie, l'amore di altri uomini: la sua vita resta ancorata a un unico punto lontano, dove la vendetta tiene il posto del fato. Fiera e indipendente alleverà Ulvar, l'amatissimo figlio, per vederlo un giomo uccidere il padre. Sarà solo davanti alla testa tagliata di Ljot che l'incantesimo si spezza: in quel volto grigio, segnato dal dolore, non troverà alcun compenso alle sue sofferenze, alle lotte, alla solitudine, ma solo un immane senso di inutilità e la consapevolezza di aver sprecato la vita a odiare l'unico uomo che avrebbe voluto amare.


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