La "via Teutonica". L'alternativa germanica alla via Francigena


PREZZO : EUR 16,50€
CODICE: ISBN 8860873681 EAN 9788860873682
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 79
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La "via Teutonica". L'alternativa germanica alla via Francigena

PREZZO : EUR 16,50€

CODICE :
ISBN 8860873681
EAN 9788860873682

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 79

ANNO:
2010

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
84 pagine
44 ill. colori e 34 ill. b/n
Brossura
cm 17 x 24 x 0,8
gr 375

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
La grande fortuna che ha arriso alla via Francigena a seguito della recente sua riscoperta, ha fatto dimenticare altre importanti vie di comunicazione del medioevo. Ad esempio, per quanto attiene ai pellegrinaggi, è risaputo che, almeno a partire dai secoli XII e XIII, era usato un altro itinerario dai pellegrini che si recavano a Roma, il cui flusso all'epoca era alimentato soprattutto da "tedeschi e ungari", come genericamente erano chiamati in età medievale tutti coloro che provenivano dai paesi dell'Europa centro-settentrionale e dall'area danubiana.
Si trattava di una strada, chiamata nei documenti "via di Alemagna" o "via Teutonica", che utilizzava principalmente il passo del Brennero e, digradando per la valle Tridentina, raggiungeva la pianura padana, ove dava luogo a una serie di percorsi terrestri e acquatici, che si indirizzavano verso la via Emilia, grande collettore dei transiti per Roma. Procedendo poi verso sud, la via superava la dorsale appenninica con un ventaglio di valichi, uno dei quali (il passo dell'Alpe di Serra), raggiunto risalendo la valle del Bidente, era consigliato ai pellegrini dalle fonti tedesche del Duecento poiché immetteva in quella che veniva considerata la "melior via" per Roma. Attraverso la vallata casentinese, la strada arrivava poi ad Arezzo, proseguendo per la val di Chiana sino a Cortona, al lago Trasimeno e a Orvieto, da dove si portava a Montefiascone per raccordarsi alla via Francigena e giungere così a Roma.
Anche la via del Brennero, con le sue diversificazioni e il proseguio del suo percorso sino a Roma, ha costituito uno dei momenti fondanti dell'Europa moderna, attorno ai suoi itinerari essendosi sedimentato tutto un immaginario, concretizzatosi in chiese e spedali, immagini artistiche e letterarie, storie e leggende. È quindi da auspicare che l'antica via dei pellegrini che dalla Germania, attraverso l'Austria, giungeva in Italia divenga, come la via Francigena, un itinerario culturale europeo.

Indice:
pag. 5 Prefazione
7 I. Il passo del Brennero, valico alpino privilegiato dai pellegrini "teutonici"
19 II. Le fonti odeporiche di età medievale
29 III. La diversificazione dei percorsi nella pianura padano-veneta
41 IV. La via Emilia, grande collettore degli itinerari romipeti
53 V. La transappenninica dell'Alpe di Serra: la "melio via" per Roma per i pellegrini teutonici
69 Appendice documentaria: gli Annales Stadenses auctore Alberto
73 Bibliografia e fonti


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