Lo spazio, il tempo, gli uomini, la morte, le dottrine
Commento dell'editore e quarta di copertina:
Un appassionante viaggio nelle ragioni della fede e dell'arte dell'universo bizantino.
La sacralizzazione dell'immagine è qui al centro di una ricerca che ne mette in luce tutta la straordinaria importanza: elemento centrale della concezione bizantina del rapporto col divino, essa condiziona fin dalle origini l'evoluzione e la definizione dei princìpi estetici e tecnici dell'arte di Bisanzio. Un'influenza che si manifesta nella concezione bizantina dello spazio e del tempo e nella loro rappresentazione, traducendosi nell'iconografia tipica dell'arte orientale, nel suo rigore formale come nella ricchezza e varietà cromatica delle composizioni: la ieratica frontalità e immobilità delle figure è così emanazione diretta della loro santità, mentre i colori delle vesti e dello sfondo rimandano agli elementi centrali della funzione sacra, come l'oro, simbolo della luce divina, il bianco, riflesso della purezza di Cristo, o il blu, segno della spiritualità dei santi. Fondata sulla credenza in un legame diretto tra rappresentazione e rappresentato, la sacralizzazione dell'immagine svolge un ruolo fondamentale nella formazione e nello sviluppo di tutti gli aspetti del cristianesimo orientale, dalla riflessione teologica alla pratica liturgica, alle forme della devozione, fino alla definizione dei rapporti con l'Occidente: espressione tipica del pensiero mistico della Chiesa d'Oriente, la sacralizzazione dell'immagine costituirà per tutto il Medioevo uno dei nodi centrali del contrasto tra la Chiesa romana e Bisanzio. Bisanzio, però, proprio alla conquista di Costantinopoli da parte dei latini, vede sorgere nel suo seno il primo rinascimento, ricollegandosi al mondo greco. Una nuova concezione dello spazio e del tempo, dell'umanità e dell'amore, percorrerà le opere artistiche in un momento profetico anche per l'arte occidentale. Poi, preoccupazioni spirituali e non solo riporteranno Bisanzio in un suo alveo primigenio.
Indice:
9 Avviso al lettore
13 Capitolo primo. LA SACRALITÀ DELL'IMMAGINE E L'ESTETICA
25 Capitolo secondo. LO SPAZIO ASTRATTO E I VALORI TEOLOGICI CHE LO SOTTENDONO
25 1. Prime ricerche e trasformazione dei modelli antichi
27 2. I personaggi creatori di spazio e il fondo d'oro-luce divina
33 3. Forme architettoniche, liturgia e spazio-luce
39 Capitolo terzo. LA RICERCA DI UNO SPAZIO PROFONDO E IL PARADOSSO DELLA SUA LIMITAZIONE (XII-XV SECOLO)
39 1. Quando gli elementi architettonici occupano lo sfondo vuoto
43 2. La parziale rottura col passato e con gli antichi modelli nell'età dei Paleologhi (XII-XV secolo)
44 3. Il muro di fondo e lo spazio discontinuo
46 4. La molteplicità dei centri di proiezione, i contrasti e le architetture "disarticolate"
47 5. L'interno e la linea spezzata del soffitto
48 6. Il paesaggio, spazio aperto
49 7. Conclusione
53 Capitolo quarto. PRESTITI E INVENZIONI PER LA RAPPRESENTAZIONE DEL TEMPO
53 1. L'abolizione del tempo
55 2. L'eredità antica: personificazioni e zodiaco
57 3. La pluralità dei tempi
59 4. Calendario e liturgia
62 5. Il tempo dell'uomo
64 6. La fine dei tempi
67 7. L'età dei Paleologhi
71 Capitolo quinto. LE INQUIETUDINI ESCATOLOGICHE E I MONUMENTI FUNERARI
71 1. La fine dell'antichità e l'alto Medioevo
75 2. Culto funerario e intercessione die martiri
77 3. Nuove immagini religiose che esprimono una riflessione sui fini ultimi
81 4. Simboli e ritratti funerari (X-XII secolo)
85 5. L'evoluzione del ritratto funerario bizantino alla fine del Medioevo: sovrani e nobili
94 6. Le composizioni che includono defunti reali
94 7. Gli uomini di Chiesa
97 8. La morte degli umili
100 9. I locali funerari decorati da programmi specifici (XII-XV secolo)
107 10. Le influenze occidentali
119 Capitolo sesto. LE INQUIETUDINI ESCATOLOGICHE II. PESSIMISMO OCCIDENTALE E OTTIMISMO ORIENTALE
119 1. Il peccato, la redenzione e la morte a Bisanzio e in Occidente e il loro riflesso sull'arte funeraria
128 2. Una possibile conclusione
133 Capitolo settimo. DOTTRINE E CORRENTI MISTICHE COME FATTORI DETERMINANTI DELL'ICONOGRAFIA E DELLO STILE. L'ESICASMO
141 1. I nuovi soggetti e l'influenza palamita
150 2. Il programma delle facciate moldave
152 3. Le rappresentazioni della vita monastica
155 4. La teologia della luce e le immagini. La Trasfigurazione
158 5. Lo stile
159 6. Due casi particolari
171 Indice delle illustrazioni
173 Indice dei nomi e dei luoghi.