Commento dell'editore:
«Io ho cercato di narrare a grandi linee la vita quotidiana di un monaco benedettino così come fu tracciata da san Benedetto circa quindici secoli fa, così come essa si è svolta, giorno dopo giorno, per secoli, nell'Europa intera, così come essa è vissuta oggi da coloro che hanno permesso di vivere pienamente il loro voto di Stabilitas in Congregatione (c. 4, 101). Il che tradotto vuol dire: in tutta fedeltà allo spirito della regola benedettina [...].
È senz'altro vero che scrivere "essi pregano" sarebbe sufficiente a riassumere l'essenziale di tante esistenze oggi scomparse, o presenti tra di noi, benché lontane da noi, all'ombra dei chiostri, all'ombra dei secoli. Bisognerebbe però spiegare in che modo questi uomini riuscivano e riescano a salvaguardare e a esaltare i valori d'interiorità che costituiscono il cuore della loro vocazione».
In questo libro ricco di humor affettuoso, Moulin ci fa seguire da vicino la vita dei monaci benedettini, ieri come oggi.
Secondo quanto raccomanda san Benedetto, essi pregano e lavorano: questo binomio nasconde una ricchezza di vita, creatrice di civiltà. I monaci lavorano i campi, copiano i manoscritti, studiano la liturgia, ma anche il modo di fare i formaggi, le acqueviti e la birra per ristorare i fratelli malati, gli ospiti e per «santificare le feste».