Testo originale a fronte
Quarta di copertina:
Nella seconda metà del XII secolo i Lais di Maria di Francia, insieme ai romanzi di Chrètien de Troyes, consacrano in modo clamoroso la fortuna della materia di Bretagna, intrecciandoli strettamente con i rituali dell'amore cortese e con il misterro dell'avventura. Al cuore di questi racconti ci sono il meraviglioso e il segreto, l'origine e la deriva dei personaggi da e verso regioni sconosciute: Lanval, il melanconico cavaliere amato da una fata (ma la perderà, se rivelerà il loro amore); Guilliadun, la bella principessa lontana che attraversa il mare, muore e resuscita grazie alla virtùm di un fiore; Yonec, nato dal magico incontro di una dama triste e malmaritata con un cavaliere - astore; Bisclavret, minacciato da un sortilegio che lo costringe periodicamente a metamorfosarsi in lupo; Guigemar, novello Narciso, che sale su una nave senza equipaggio per andare lontano, a conoscere l'amore. Straordinari incontri, oggetti misteriosi, personaggi che scompaiono e riappaiono, soprattutto amori: difficili, impossibili, idillici, tragici. Per i fantastici intrecci, per lo stile personalissimo, che mescola realismo psicologico e sogno, conversazione mondana ed elegia, questi Lais sono considerati la più bella raccolta di novelle dell'Europa cortese.
Indice:
pag. 7 Introduzione
29 Cronologia
31 Bibliografia
45 Nota alla traduzione
Lais
49 Prologo
53 I Guigemar
103 II Equitan
121 III Il frassino
151 IV Il lupo mannaro
171 V Lanval
209 VI I due innamorati
225 VII Yonec
257 VIII L'usignolo
267 IX Milon
299 X L'infelice
313 XI Il caprifoglio
321 XII Eliduc
387 Note