Commento dell'editore e seconda di copertina:
L'immaginario collettivo è estremamente ricco di immagini belle e potenti. Molte di esse sono sicuramente a sfondo sessuale, ma noi non sappiamo che sono intrise di sessualità, e addirittura le scambiamo per immagini sacre o religiose. Il libro, corredato da un'ampia documentazione fotografica originale, propone un viaggio nell'Europa del tardo Medioevo, alla ricerca delle rappresentazioni, sempre suggestive ed emozionanti, di tre immagini particolarmente significative, che vengono descritte, discusse e interpretate in chiave psicodinamica.
"La rappresentazione del fallo" può essere osservata al centro della composizione dell'«Albero di Jesse», diffusa soprattutto come vetrata delle cattedrali. L'immagine raffigura, in una sorta di albero genealogico, i precursori di Cristo, a partire dall'antenato capostipite, Jesse. Ma l'intento manifesto ne lascia trapelare un secondo, forse inconscio e latente, eppure ben visibile, che è quello di esibire come un trofeo il fallo in erezione del patriarca. Nel linguaggio dell'inconscio, il fallo simboleggia la potenza sessuale e il bisogno maschile di un padre-patriarca in cui identificarsi per acquisire la sicurezza di essere fertili come lui ha dimostrato di essere.
"Il bisogno primario di una figura materna protettiva" si ritrova in una straordinaria rappresentazione della Madonna che raccoglie sotto il suo mantello (l'utero che crea la vita e dà protezione) i ricchi e i poveri, i grandi della terra e gli umili: vescovi e imperatori, uomini, donne, monaci e storpi.
La terza immagine, "il guaritore ferito e la malattia indicibile" (un uomo potente perché mestruante), raffigura, sotto le spoglie di san Rocco (ma potrebbe anche essere il Re del Graal), il desiderio di un aiuto sovraumano o divino contro la malattia e la morte.

Indice:
pag. 11 Premessa. L'immaginario collettivo medievale e la sessualità dissimulata
15 L'Albero di Jesse. La rappresentazione del fallo e l'immaginario collettivo
1. Il messaggio manifesto e il messaggio latente
2. Un'immagine che poteva imbarazzare i maestri vetrari
3. Come si rimuovono - si disconoscono, si rifiutano - le immagini perturbanti
4. L'Albero di Jesse nella simbologia tardomedievale, e le sue successive trasformazioni
5. Il bisogno primario maschile di avere conferme sulla propria virilità-fertilità e l'identificazione del maschio con la figura paterna
6. I culti pagani centrati sulla fecondità
7. Conclusioni. Un approfondimento psicologico della figura dell'abate Suger
65 La Schutzmantelmadonna. Il bisogno primario di una figura materna protettiva
1. Le origini storiche e artistiche di un'immagine numinosa
2. Un flagello inviato da Dio per punire i peccatori
3. La Schutzmantelmadonna nell'interpretazione della psicoanalisi
4. La Schutzmantelmadonna nell'interpretazione della psicologia analitica
5. La Schutzmantelmadonna nell'interpretazione della psicologia individuale comparata
6. I personaggi rappresentati e la comunicazione non verbale
7. Un'interazione sociale divina, a carattere conflittuale
101 La ferita di san Rocco. Il guaritore ferito e la malattia indicibile
1. La leggenda e l'iconografia
2. L'uomo e il cane: una diade terapeutica
3. La "morte nera"
4. Una ferita imbarazzante esibita ai devoti
5. L'archetipo della guarigione e della vita
6. Un altro guaritore ferito: il Re del Graal
7. Il mito del taumaturgo divino e ferito
8. Un archetipo maschile che appartiene all'universo femminile
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