L'ottavo libro che conclude la Storia dell'Impero romano dopo Marco Aurelio di Erodiano è l'unico testo letterario coevo a informarci su Aquileia, sulla sua situazione e importanza economica e strategica nel III secolo d.C., sulla sua decisione di rimanere fedele nel 238 d.C. al Senato romano e di opporsi all'imperatore Massimino il Trace, dal cui duro assedio riuscì contro tutti i pronostici vittoriosa. L'opera di Erodiano, che copre gli anni dal 180 al 238 d.C., ebbe nel Rinascimento una grande fortuna anche grazie alla splendida traduzione latina di Poliziano, commissionata da papa Innocenzo VIII, a cui fu dedicata nel 1487. Fino ad oggi non esisteva un commento storico all'VIII libro, per il quale l'autore ha esaminato, oltre ai testi e alle fonti antiche rilevanti, una bibliografia di oltre cinquecento titoli. All'introduzione generale su Erodiano e la sua opera seguono il testo greco del libro VIII e quindi un commento continuo, dove ogni singola sezione è introdotta dalla traduzione del relativo passo erodianeo.