Commento dell'editore:
I reperti conservati nei musei archeologici costituiscono complessi documentari ad uno stato che possiamo definire, dal punto di vista scientifico, come potenziale, nel senso che essi possono garantire condizioni, spesso, di ottima leggibilità morfologica, tecnologica e, sotto determinati profili, culturale. È il caso dei reperti rinvenuti a Fiesole, alla fine del sec. XIX, in un pozzo ubicato nel vecchio centro cittadino ove, insieme a vari reperti minori, figurano 7 secchi lignei e ben 40 boccali ansati in ceramica nuda. L'attento esame dei caratteri tipologici e materiali di detti boccali ha consentito di assegnargli una datazione compresa fra i secc. X-XIII, datazione che trova sostanziale conferma dalle analisi condotte al C14 condotte sui secchi lignei provenienti dallo stesso contesto archeologico.
SOMMARIO:
– bibliografia
1. Introduzione
2. Riccardo Francovich, Il ritrovamento
3. Riccardo Francovich, Guido Vannini, Classificazione tipologica
4. Guido Vannini, Discussione
5. Roberto Franchi, Pasquino Pallecchi, Studio mineralogico-petrografico di alcuni elementi fittili del museo archeologico di Fiesole
6. Maria Laura Abbate Edmann, Gianna Giachi, Identificazione della specie legnosa costituente una secchia conservata nel museo di Fiesole