Testo greco a fronte
Quarta di copertina:
Dioniso che brilli nella notte, cultore delle piante, compagno della Luna, / pensa ai tuoi grappoli; a me stanno a cuore i misteri di Bacco, giacché la terra matura il frutto delle tue piante / grazie alla splendente rugiada che riceve / dall'insonne Selene. Nonno di Panopoli
Le Dionisiache sono l'ultimo e il più lungo epos della letteratura greca: quarantotto canti per raccontare la vita terrena di Dioniso e, insieme, la storia del mondo. Nel canto XL termina la lunga spedizione indiana di Dioniso, ma non finiscono le sue peripezie. Giunto a Tiro, patria del suo avo Cadmo, il dio si sposta a Berito (l'attuale Beirut), dove contende allo zio Poseidone l'amore della ninfa Beroe. Da lì la scena si sposta in Grecia, dove Dioniso introduce il suo culto e dona agli uomini il vino, per poi approdare a Nasso dove sposa Arianna abbandonata da Teseo, fino all'apoteosi finale in cui prende finalmente il posto che gli spetta vicino al padre Zeus.
Domenico Accorinti indaga la questione dell'appartenenza culturale di Nonno, poeta egiziano di lingua greca, e le ascendenze letterarie delle descrizioni dei luoghi teatro delle gesta del dio.
Sommario:
pag. 7 Introduzione: Nonno, l'Omero di Panopoli: viaggio elitario di un "greco" tra luoghi reali e letterari
39 Bibliografia e principali abbreviazioni
57 LE DIONISIACHE (canti 40-48)
59 Canto 40: La fine della guerra e l'arrivo di Dioniso a Tiro
61 Introduzione
73 Canto 40
155 Canti 41-43: Beroe
157 Introduzione
173 Canto 41
227 Canto 42
289 Canto 43
337 Canti 44-46: La Penteide
339 Introduzione
357 Canto 44
403 Canto 45
449 Canto 46
491 Canto 47: Atene, Nasso e Argo
493 Introduzione
505 Canto 47
597 Canto 48: La Gigantomachia, le nozze di Pallene e Aura, l'apoteosi di Dioniso
599 Introduzione
619 Canto 48
745 Indice dei nomi