Le Meraviglie di Rigomer (Les Merveilles de Rigomer). Tradizione manoscritta e tradizione narrativa


PREZZO : EUR 20,00€
CODICE: ISBN 8862744676 EAN 9788862744676
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 116 -
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Le Meraviglie di Rigomer (Les Merveilles de Rigomer). Tradizione manoscritta e tradizione narrativa

PREZZO : EUR 20,00€

CODICE :
ISBN 8862744676
EAN 9788862744676

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 116


ANNO:
2013

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
IV-200 pagine
Brossura
gr 380

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Con il titolo di Merveilles de Rigomer (di cui si dà qui una scelta antologica) è conosciuto in epoca moderna un romanzo della seconda metà del XIII secolo, uno degli ultimi di materia arturiana. In esso si susseguono le aventures dei cavalieri Lancelot e Gauvain in cerca del castello irlandese di Rigomer, sottomesso a un malefico incantesimo. Tali avventure, e la composizione strutturale e stilistica del romanzo, sono esemplate nei romanzi arturiani precedenti e coevi, che si proiettano su Merveilles attraverso una fitta serie di corrispondenze intertestuali, ma che da Merveilles sono come annunciate e riflesse. Il romanzo può così essere considerato come un compendio della ‘Grande Tradizione' arturiana, che si sta avvicinando al proprio esaurimento con opere che, pur carenti per valenza socio-storica e per vigore letterario a fronte dei romanzi del XII - primo XIII secolo, non mancano di finezza né di fascino. In effetti, Merveilles aggiunge a un indubbio mestiere alcuni pregi molto personali, in specie una scrittura sottilmente ironica e divertita, innescata dal ripensamento delle convenzioni romanzesche fattesi più che stabili e segnate dall'uso: scrittura della cui complessità, ricchezza di componenti e capacità di modulazione sono stati probabilmente consapevoli anche coloro che hanno assemblato il manoscritto che conserva oggi Merveilles, MS Chantilly Condé 472, forse uno dei mai molti testimoni del romanzo, che lo hanno posto a inaugurare la silloge romanzesca raccolta di seguito, folta di esemplari significativi (anche Chrétien de Troyes), come esempio di una tecnica e di una maniera molto caratterizzate.


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