Quarta di copertina:
Si completa con questo terzo volume il trittico delle Lecturae Dantis tenute dall'Autore presso il Circolo della Stampa di Milano.
Oltre a soddisfare legittime esigenze di completezza, il nuovo volume persegue lo scopo di consentire, insieme ai due pubblicati in precedenza, un approccio non frammentario e superficiale al capolavoro dantesco, dal quale possa emergere il vero argomento dell'opera, che è l'uomo; l'uomo nelle sue molteplici sfaccettature, messo di fronte al proprio destino tra bene e male, tra felicità e dolore, tra morte e sopravvivenza, in un universo in cui Dio è principio di ogni cosa e supremo giudice di una giustizia che trascende la giustizia terrena e che giudica l'uomo a seconda delle scelte conseguenti all'uso del libero arbitrio.
Ed è proprio attraverso tali scelte che, nella visione cristiana della morte concepita come prosecuzione nell'oltremondo della vita, l'uomo acquista una dimensione eterna, sia per effetto della condanna alle pene dell'Inferno, che dell'ottenimento della beatitudine del Paradiso, quest'ultima preceduta, a seconda dei casi, da un periodo di espiazione nel Purgatorio. Il tutto reso attuale e palpitante dal genio poetico di Dante, che ha saputo dar vita ad una variegata moltitudine di personaggi, molti dei quali indelebilmente impressi nella nostra memoria.