Commento dell'editore:
La serie canonica in unico volume delle opere di Dante Alighieri.
A quasi novant’anni dalla prima uscita, e inaugurato ormai il nuovo secolo, la Società Dantesca Italiana, mentre è imminente il compimento dell’Edizione Nazionale di tutta l’opera di Dante, sua primaria cura, torna a proporre, nella medesima antica veste, ma rinnovata nella forma e nella sostanza, ossia nel testo, e affidata a nuovi collaboratori, la serie canonica in unico volume delle opere dell’Alighieri già apparsa a Firenze sotto uguale insegna presso l’editore Bemporad nel 1921 e ristampata nella prospettiva del settimo centenario della nascita del poeta (Milano-Napoli, Ricciardi, 1960): accresciuta, come già la prima volta in successivo separato volume a cura di Ernesto Giacomo Parodi (1922, sempre presso Bemporad), del Fiore e del Detto d’Amore, ormai come propriamente intrinseci all’Edizione Nazionale, ossia, conforme al parere di Gianfranco Contini loro attuale editore, anche a giudizio della Società Dantesca come «attribuibili» a Dante; con conseguente unificazione degli indici analitici dei nomi e dei soggetti dei due primitivi volumi, e sostituzione di ogni altro corredo con le concordanze integrali, su CD-Rom, rispettivamente, di tutta l’opera in volgare e di tutta l’opera latina.
Riguardo alla definizione e alla messa a punto dei vari scritti, essi rappresentano quanto di più aggiornato si dia con gli strumenti d’oggi e di rispondente allo stato delle testimonianze. Particolari cure ha richiesto l’opera volgare, per la concomitanza di testi di natura e di concezioni varie, di fattura e di tradizioni diverse da ricondurre ad una comune riconoscibilità e leggibilità. E ciò senza obliterazione del rispettivo caratteristico sigillo.