Émile Mâle (1862-1954) è uno dei maestri riconosciuti della critica d'arte del Novecento e il massimo esperto dell'arte religiosa del Medioevo. Tutti coloro che si sono dedicati a questo periodo cruciale - da Focillon a Panofsky, da Warburg a Didi-Huberman - gli sono debitori e lo riconoscono come maestro.
Le origini del Gotico - L'iconografia medioevale e le sue fonti è la summa del suo pensiero, un classico insuperato. "Il Medioevo ha concepito l'arte" scrive Mâle nella Prefazione all'opera "come suprema forma di insegnamento: tutto ciò che l'uomo doveva conoscere - la storia del mondo dalla sua creazione, i dogmi della religione, la gerarchia delle virtù, la varietà del sapere, delle arti e dei mestieri - gli veniva insegnato per mezzo dei portali, delle vetrate, dell'immensa proliferazione di statue delle cattedrali gotiche. I semplici, gli umili, tutti coloro che venivano chiamati "la santa plebe di Dio" imparavano con gli occhi - contemplando ciò che anonimi artefici avevano creato con incredibile audacia - non solo a conoscere il mondo e se stessi, ma anche a trascendere la propria condizione terrena, a elevarsi alla più alta spiritualità. In quale altro momento l'arte ha saputo svolgere una funzione così suprema, così universale?".
Un imponente apparato iconografico accompagna e illustra l'opera.