Commento dell'editore e terza di copertina:
Le otto novelle del paradiso propongono al pubblico italiano la traduzione del capolavoro narrativo di Amir Khusrau (Dehli, 1301), il massimo poeta persiano vissuto in India. Quest'opera, diretta all'istruzione della figlia dell'autore, intende rappresentare il paradiso come palazzo ottagonale costruito nel giardino ameno per il recupero della salute fisica e spirituale dell'uomo infermo e pagano. Il metodo psicoterapeutico adottato consiste nel racconto di otto novelle, per l'appunto, che compioni a turno le sue sette spose. L'assetto e i temi narrativi segnalano l'opera come una variante particolare del Libro di Sindbad il filosofo o, in versione europea, Libro dei Sette Sapienti. Sotto tale riguardo l'opera testimonia in maniera esemplare l'intercomunicazione di libri e temi novellistici avvenuta fra Europa e Asia nelle età tardo-antica e medioevale. Trasposte con vari rimaneggiamenti in italiano (1557) e quindi nelle maggiori lingue europee, le otto novelle persiane incisero nell'elaborazione del racconto europeo di genere poliziesco. Per l'armonia della struttura, la densità dei motivi tematici, la varietà dei percorsi di lettura, la storia stessa della sua fortuna in Europa, il testo di Amir Khusrau si staglia con grande rilievo nel panorama della narrativa universale.
Indice:
pag. V Introduzione, di Paola Mildonian
Le otto novelle del Paradiso
3 Invocazione
7 Preludio
11 Avvertimento
I Paradiso
15 Prologo. 1. L'arte della caccia. 2. Il castello paradisiaco
II Paradiso
31 Novella della danza d'India, il sabato, nella loggia nero muschio
III Paradiso
43 Novella della dama di Mezzogiorno, la domenica, nella loggia giallo zafferano
IV Paradiso
57 Novella della dama di Slavonia, il lunedì, nella loggia verde basilico
V Paradiso
67 Novella della dama di Tartaria, il martedì, nella loggia rossogranata
VI Paradiso
85 Novella della dama di Roma, il mercoledì, nella loggia viola
VII Paradiso
105 Novella della dama d'Arabia, il giovedì, nella loggia rosa sandalo
VIII Paradiso
123 Novella della dama di Corasmia, il venerdì, nella loggia bianco canfora
Epilogo
137 1. La scomparsa. 2. La salvezza
143 Postfazione, di Angelo M. Piemontese
173 Bibliografia