Commento dell'editore e quarta di copertina:
L'attrattiva destata dalla bellezza di Santa Maria della Piazza ha mosso alcuni amici a chiedersi: perché le cose sono? Perché i nostri avi hanno costruito questo edificio? Di quale Bellezza è segno? Che cosa indica? Hanno interrogato le pietre scoprendo con stupore che esse conservano la memoria di Ancona, fin dalle sue origini, e che questa chiesa, originalmente intitolata a santo Stefano e ben nota a sant'Agostino d'Ippona, custodisce una straordinaria storia, da riscoprire e da rivivere. «Mi piace pensare - scrive monsignor Menichelli nella prefazione - che questo libro non offra solo un po' di storia d'arte, ma diventi "libro di ancoraggio", di "solidità" per i nostri giorni».
Indice:
pag. Prefazione, Edoardo Menichelli
9 Da cosa nasce questa guida
11 "Nelle nostre mani abbiamo i libri sacri; davanti ai nostri occhi i fatti", Giuseppe Bolis
PRIMA PARTE: LA CHIESA NELLA TRADIZIONE CRISTIANA E NELLA CITTÀ
25 Le origini della chiesa: santo Stefano, sant'Agostino e Ancona, Paola Marchegiani
29 Santa Maria della Piazza e la città di Ancona, Giorgia Coppari
SECONDA PARTE: LE PIETRE RACCONTANO: "PERCHÉ LE COSE SONO'', Giuseppe Cucco
37 Una veduta d'insieme
39 Lo sfasamento dell'asse
41 La Madonna
43 L'angelo
47 Il pavone
49 La Visitazione
51 Gli Apostoli
53 I leoni
55 Il portale
57 L'iscrizione
59 L'interno
TERZA PARTE: SAGGI DI APPROFONDIMENTO
62 La chiesa cristiana come forma di Cristo incarnato, Carlo Rusconi
67 Il portale e la facciata. Doni e ruberie da Costantinopoli, Ulrich Schneider
74 Spazi e segni dell'arte cristiana, Stefania Sebastiani
84 La basilica paleocristiana di Santo Stefano, Stefania Sebastiani
93 Bibliografia cronologica, a cura di Benedetta Orselli