Commento dell'editore:
Un artista e studioso libanese di famiglia musulmana viene invitato da Olivier Clément, la più autorevole figura ortodossa della Francia, a insegnare nella famosa Facoltà di San Sergio a Parigi, creata da grandi pensatori della diaspora russa. L'analisi di quest'opera parte dal Vicino Oriente, Egitto, Palestina, Siria, sino a Cappadocia e Armenia, un mondo da non confondere con Bisanzio, un mondo che consente uno sguardo sul paleocristiano molto plurale: arte cristiana orientale, arte bizantina, ma anche romana e italica. C'è, nell'analisi di Zibawi, una chiave di lettura iconografica e una freschezza capaci di darci tutto l'arco dello sviluppo dell'arte cristiana nei primi secoli. Non solo storia dell'arte, ma storia di un fenomeno antropologico e artistico capace di diversi meticciati culturali tra le varie culture che si affacciano sul Mediterraneo, che ha condotto alla nascita dell'arte bizantina e romano-cristiana. Un paleocristiano visto dalla sponda orientale del Mediterraneo. Questa visione rende l'opera di Mahmoud Zibawi indispensabile, al pari degli studi di Grabar, Kitzinger, Velmans, Mango o altri.